“Salvini e Di Maio hanno scelto una linea di politica economica suicida per l’Italia. E i mercati stanno presentando il conto, ma lo paghiamo noi cittadini. Lo Spread a 320 significa che il prossimo anno avremo 6 miliardi di euro in più di interessi sul debito: tre volte il canone Rai, due volte l’Imu sulla prima casa, quanto la cifra aggiuntiva stanziata per il finto reddito di cittadinanza. Lo Spread così alto farà danno alle famiglie, alle imprese, ai risparmiatori delle banche, agli artigiani”. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd, Matteo Renzi. “Ricordate le polemiche sulle quattro banche fallite? Allora i soldi persi coi subordinati dai risparmiatori furono 300 milioni di euro. Da quando è in carica questo governo, i risparmiatori hanno perso 300 miliardi di euro. I numeri sono aridi ma spiegano la realtà”, aggiunge. “E i numeri ci trasmettono altre immagini negative: chi ha i soldi li porta all’estero, i Btp faticano ad essere collocati, gli investitori stranieri hanno paura a intervenire in Italia. Mi immagino la reazione”, Renzi poi prosegue: “‘Basta con le critiche, Matteo. Fai una controproposta. Sappiamo che loro sono incapaci, ma tu che proponi?’. Semplice. Prendete la proposta lanciata in Leopolda a ottobre con Padoan. Abbassate subito al 2.1% il deficit. Fate le tre misure che abbiamo lanciato per famiglie, lavoro, immobiliare. Gli effetti saranno immediati: lo spread si dimezza, le tasse scendono”. L’ex premier scrive ancora: “E a chi dice: perché non lo avete fatto voi? Perché quando eravamo al governo noi lo spread era a 100. Il pasticcio è nato quando Salvini e Di Maio hanno iniziato a fare a pugni con l’Europa. E soprattutto a fare a pugni con la logica. Noi non siamo solo capaci di criticare. Noi facciamo proposte alternative. Quello che è certo è che con questa strategia Salvini/Di Maio l’Italia va a sbattere contro il muro. E chi paga sono sempre i più poveri”. Infine, il parlamentare dem lancia un messaggio: “Cari vicepremier, fermatevi. E ragionate, se potete. L’Italia vale più del vostro orgoglio. Ora è il momento della saggezza”, conclude.


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