“Le nuove disposizioni contenute nel ddl n. 2250 non soddisfano pienamente l’esigenza di migliorare l’efficienza del sistema della giustizia”. Lo dice la senatrice del Pd Lucrezia Ricchiuti, componente della commissione Parlamentare Antimafia.
“La Costituzione – prosegue Ricchiuti – prevede che la magistratura costituisce un ordine autonomo ed indipendente, all’interno del quale i magistrati si distinguono fra loro soltanto per diversità di funzioni. Sono pertanto palesemente anticostituzionali gli articoli 5 e 10 che prevedono la proroga di un altro anno in servizio per alcuni magistrati e per altri no, pur avendo tutti le stesse funzioni. Del resto, il parere reso dalla commissione Affari Costituzionali conferma la violazione degli art. 104 primo comma e 107 terzo comma della Costituzione. Per quanto riguarda poi l’introduzione della Commissione di monitoraggio all’art. 7, i componenti devono avere lo stesso peso e non differenziato come prevede il testo, perché lo scopo di tale organismo è rendere più efficiente il sistema e non di danneggiarlo con asimmetrie rispetto alla rappresentanza e al peso dei suoi membri.
Su questi singoli punti – conclude la senatrice Ricchiuti – gli emendamenti migliorativi del testo, che ho presentato con altri senatori del gruppo PD, purtroppo non verranno nemmeno discussi in quanto il Governo ha deciso di mettere l’ennesima fiducia.”