“Conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo forzato, diffonderne la conoscenza presso i giovani attraverso la scuola e ogni presidio educativo rappresenta solo un parziale risarcimento per i lunghi decenni di oblio e di rimozione, un indirizzo cui si attenevano anche le istituzioni repubblicane. Le foibe furono troppo a lungo una parola che ha diviso e pesato sulla bilancia delle ideologie che nel Novecento hanno trafitto al cuore l’Europa e di cui la mia comunità nazionale, quella slovena, ha pagato un prezzo altissimo. Quelle voragini sono state un delirio ideologico. Ogni guerra è sporca e queste vittime vanno considerate a tutti gli effetti vittime della Seconda guerra mondiale”. Lo ha detto in Aula la senatrice del Pd Tatiana Rojc.”L’approvazione della legge istitutiva del Giorno del Ricordo – ha proseguito Rojc – è venuta a suggellare una nuova consapevolezza. Vorrei guardare a quel momento come a una manifestazione di alta responsabilità politica, in cui si è saputo e voluto guardare avanti, ma non dimenticare ciò che è stato. Per tutti. Sono atti istituzionali che la Repubblica italiana ha compiuto rendendo giustizia a un male subìto dai suoi figli. Certo, per molti, capisco sia difficile sentire appelli di riconciliazione. Costruire un futuro migliore è un compito gravoso, di grande responsabilità. Ci sono vittime. E meritano il rispetto del ricordo, non certo l’offesa di essere dimenticate”.


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