“La situazione delle carceri italiane, legata all’emergenza Coronavirus, va gestita in maniera seria e non strumentalmente. Nel decreto Cura Italia si fa riferimento a una legge già esistente, la 199/2010, che prevede la possibilità di eseguire le pene detentive di durata non superiore a 18 mesi, anche se parte residua di pena maggiore, in luoghi esterni al carcere, come l’abitazione o altro luogo pubblico o privato di cura, assistenza e accoglienza. Chiaramente dalla norma sono escluse le condanne per reati gravi e i casi con rischio di fuga. La ratio del provvedimento è chiara: tutelare la salute di personale di polizia penitenziaria, detenuti e operatori”. Lo dichiara in una nota la vicepresidente del Senato e senatrice Pd, Anna Rossomando.


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