“Siamo di fronte all’ennesimo episodio di disinvoltura con cui Salvini è capace di cambiare posizione, giusto per guadagnare qualche manciata di like. Però, vivaddio, la politica ha una memoria più lunga di una diretta su Instagram. Il no intransigente di oggi ad una ragionevole riduzione del sovraffollamento carcerario per prevenire il contagio da Coronavirus è solo un pretesto per Salvini. Una bieca sete di consenso acceca il leader della Lega, quella stessa Lega che non tanto tempo fa, ai tempi di Berlusconi presidente, partecipò all’approvazione della legge 199/2010, anche detta ‘sfolla carceri’ che, contro il sovraffollamento, fece uscire di prigione 27.152 persone”. Lo dice il senatore Dario Stefàno, vicepresidente del gruppo Pd, che conclude: “Non ci abitueremo mai a questo trasformismo in salsa populista, tutto nuovo”.


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