“Lo stop alla prescrizione per tutti dopo il primo grado di giudizio è l’ultimo tassello (per ora!) della deriva illiberale e antidemocratica che sta perseguendo questa maggioranza. E’, da un lato, una norma propaganda, perché ora i processi corrono il rischio della prescrizione soprattutto nella fase delle indagini preliminari, cioè prima che si concluda la prima fase di giudizio. Dall’altra è una barbarie giuridica e civile, perché in attesa della conclusione del processo possono restare anche cittadini innocenti. Così si affossa lo stato di diritto e si va sempre più diritti e veloci verso la costruzione di uno stato etico. La storia ci insegna che questa direzione porta a regimi totalitari e assolutisti”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, vicepresidente del gruppo dem.
“Siamo in attesa di capire come si concluderà l’evidente scontro nella maggioranza anche su questo punto – prosegue Valente – Ma pensare di agire sui tempi della giustizia cancellando la prescrizione è una barbarie. Servono altre misure: fondi, risorse umane, riti alternativi, per garantire tempi brevi e ragionevoli dei processi. Non si puniscono quelli che Lega e M5s chiamano ‘furbetti’ dilatando i tempi del processo, ma rendendo più efficiente il sistema della giustizia”.


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