‘La caccia e’ uno sport, la caccia con richiami vivi e’ un ‘tiro al piattello’ che di sportivo ha molto poco, ma ha tanto di crudeltà ed è giustamente oggetto di procedura d’infrazione da parte dell’Europa’. Lo afferma la senatrice del PD Manuela Granaiola intervenendo in commissione Sanità sull’utilizzo dei richiami vivi da parte dei cacciatori durante la discussione sull’art 11 del DL Competitività che prevede l’eradicazione delle specie alloctone. ‘In molti casi – continua – è utile contrastare l’invasioni di specie alloctone perché inducono nuovi squilibri, riducono la biodiversità e, in alcuni casi, possono anche fare seri danni. Tuttavia nel contrasto a questi animali occorre tener presente che sono esseri senzienti e che la causa del disequilibrio è quasi sempre rappresentata da un intervento maldestro dell’uomo’. ‘Un senso di civiltà – sottolinea Granaiola – ci dovrebbe guidare verso forme di protezione basate prima di tutto sulla prevenzione ed il controllo; sul monitoraggio degli interventi umani su ampie zone e sulla capacità di allarmare il prima possibile e solo alla fine su interventi tesi a ridurre la presenza utilizzando diverse soluzioni secondo i casi: dal controllo delle nascite, all’inserimento controllato di antagonisti, limitando comunque e sempre l’inutile sofferenza anche quando risulta assolutamente necessario sopprimerle. Il controllo di queste pratiche deve essere ferreo, come dovrebbe esserlo la repressione delle cause che generano queste situazioni’, conclude la senatrice PD.