“Prendo atto che il Governo, nel rispondere oggi alla mia interrogazione sul riconoscimento della fibromialgia come malattia ad elevato impatto sociosanitario, si è limitato semplicemente ad elencare, in maniera sommaria e poco puntuale, gli impegni già assunti nella risoluzione approvata nella passata legislatura. Mi ritengo poco soddisfatta, perché il ministero non ha assunto alcun impegno di rilievo nei confronti dei numerosi pazienti italiani affetti da questa sindrome. Per quanto mi riguarda, continuerò a portare avanti le istanze dei pazienti fibromialgici”. Lo dice la senatrice del Pd Paola Boldrini, componente della Commissione Sanità.

“Ho chiesto in Commissione Sanità – prosegue Boldrini – l’avvio di un’indagine conoscitiva al fine di avere notizie a livello nazionale e di valutare l’impatto sociale di questa malattia, compresa altresì una valutazione, attraverso l’Ufficio Valutazione Impatto del Senato, degli effetti socioeconomici della malattia in ambito lavorativo. Occorre far capire quanto essa sia limitante, non solo in ambito lavorativo ma anche nelle stesse relazioni sociali ed in termini di ore lavorative perse. Rimane ancora aperto il tema della disparità territoriale, non esistendo sul territorio nazionale una prassi consolidata ed uniforme di riconoscimento e di presa in carico di questa sindrome. Mi auguro che dai risultati dell’indagine conoscitiva, la cui istituzione il PD sosterrà, emergeranno risultati decisivi per il riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica ed invalidante”.