“Neanche le linee guida sull’aborto farmacologico, emanate a luglio dal Ministero della Sanità, e il parere del Consiglio superiore di Sanità fanno desistere da politiche e iniziative oscurantiste. Ora ci prova la giunta piemontese del leghista Cirio a introdurre l’ospedalizzazione per la RU486 tentando di cancellare la libertà e i diritti delle donne. Sul corpo della donna viene, infatti, condotta una vergognosa campagna propagandistica senza basi scientifiche e mediche. Invece di occuparsi di migliorare il livello dei servizi e il diritto alla salute di tutti i cittadini, in particolare delle donne, la giunta leghista, ancora una volta, sceglie la strada della mistificazione”. Lo dichiara la sen. Monica Cirinnà, responsabile Diritti del Pd.


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