“La vaccinazione è considerata una delle più rilevanti scoperte mediche fatte dall’uomo e tra i fattori che hanno permesso di raddoppiare negli ultimi cento anni l’aspettativa di vita nelle nazioni più ricche. L’OMS stima che ogni minuto vengono salvate cinque vite, pari a 7.200 vite al giorno, grazie proprio alla somministrazione dei vaccini. Quindi, è da considerarsi un problema globale di giustizia sociale e di salute garantire l’accesso ai vaccini a tutti, in particolare alle Nazioni più povere”. Lo afferma la senatrice del Pd Patrizia Manassero della commissione Sanità, nella relazione che illustra il decreto.

“Nel momento in cui si interviene con la decretazione – sostiene Manassero – è necessario bilanciare le responsabilità tra le famiglie e la parte pubblica. Abbiamo voluto  lavorare sui seguenti punti: la realizzazione di campagne informative ampie e veritiere, un’informazione dedicata a rassicurare le famiglie, per portarle a un approccio convinto e sereno alla vaccinazione; la predisposizione di un’anagrafe vaccinale nazionale integrata tra Ministero e Regioni, utile a monitorare sia le vaccinazioni che gli eventi avversi (effetti collaterali), strumento indispensabile sia per le valutazioni scientifiche e statistiche sulle immunizzazioni, sia per il cittadino, per avere memoria del proprio stato di copertura vaccinale; rafforzare la formazione e l’informazione di tutto il personale sanitario; introdurre la farmacovigilanza puntuale, che rafforzi le segnalazioni degli eventi avversi (effetti collaterali) alla vaccinazione, controllandole e rendendole pubbliche in modo trasparente e puntuale; rispettare l’attuazione dei nuovi LEA”, spiega Manassero .

“Il decreto affronta il metodo di somministrazione dei 14 vaccini, così suddivisi, obbligatori: parotite. antipolio, antitetanica, antidifterite e antiepatite, antipertosse e antihaemophilus influenzae tipo B. morbillo, rosolia, varicella. Raccomandati: l’antimeningococcica B, l’antimeningococcica C, l’antipneumococcica e l’antirotavirus. Il documento prevede inoltre in caso di mancata osservanza dell’obbligo vaccinale l’irrogazione ai genitori esercenti la responsabilità genitoriale e ai tutori della sanzioni amministrative di valore compreso da i 500 e i 3.500 euro. In questo caso, la Commissione ha ritenuto di rimodulare il peso delle sanzioni e si è proceduto a proporre la soppressione del riferimento al ricorso al tribunale per i genitori che non aderissero all’obbligo vaccinale”.

“Per raggiungere gli obiettivi di copertura vaccinale – conclude Manassero –  è importante utilizzare contemporaneamente e sussidiariamente i due strumenti dell’obbligatorietà e la proposizione e adesione attiva, con l’auspicio di poter raggiungere quanto prima nel tempo, il superamento dell’obbligo”.


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