“Abbassare i prezzi dei preservativi, distribuirli nelle scuole e migliorare l’informazione dei giovani sulle infezioni sessualmente trasmesse, come papilloma virus e Hiv, di cui si registrano nel mondo 30 milioni di casi l’anno”. Sono i punti salienti del Ddl sull’educazione all’uso della contraccezione e alla sessualità consapevole per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili presentato oggi in Senato dalla senatrice Donella Mattesini, capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza.
“Un Ddl mirato ai giovani – sottolinea Mattesini – che vuole riportare all’attenzione politica e mediatica il tema della sessualità consapevole e della prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST) ormai relegato alla sfera personale e all’informazione sui social, mentre sono in crescita malattie come l’Aids che hanno il loro principale canale di contagio nei rapporti sessuali non protetti con costi umani e finanziari enormi. Un tema assai delicato che ha bisogno di una rinnovata responsabilità politica istituzionale, i dati forniti dal Censis ci dicono infatti che tra i giovani fra 12 e 24 anni solo il 15,3% si considera ben informato sul tema. Pochi conoscono la differenza tra metodi di contraccezione, come la pillola, e metodi per prevenire infezioni sessualmente trasmesse, come il profilattico. Anche la conoscenza di queste malattie è bassa. “Il 90% le identifica con l’AIDS, ma solo il 15% conosce l’Hpv, il 13% la gonorrea, il 11% le epatiti, il 6% la Clamidia”. Quindi – sostiene Mattesini – occorre andare incontro ai giovani e la scuola, in questo senso, può essere un canale fertile adatto a fornire un’informazione corretta basata sulla conoscenza scientifica. Abbiamo anche proposto in accordo con il ministero delle Istruzione, dell’Università e della Ricerca l’istallazione di distributori di profilattici nelle scuole, per superare la vergogna di acquistarli in farmacia o al supermercato, e la definizione di linee guida per svolgere campagne informative sul sesso sicuro negli istituti superiori e nelle università. Infine la diminuzione dell’iva sui profilattici al 10% perché nonostante siano dispositivi medici necessari per prevenire queste malattie – prosegue – il loro prezzo ha una aliquota al 22%, a differenza di quanto avviene in altri paesi europei”.
“Siamo consapevoli che questo disegno di legge rappresenta un punto di partenza ma riteniamo importante accompagnare i nostri giovani in un percorso che se affrontato serenamente può rendere la loro vita certamente migliore”, conclude Mattesini.


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