“Di Aids si continua ancora a morire, con costi umani e finanziari enormi. Così come sono in aumento le malattie sessualmente trasmissibili soprattutto fra i giovani. Pe questo è importante riportare al centro dell’azione politica temi così delicati, riattivando tutti i canali d’informazione utili per la prevenzione che resta l’unica arma valida per sconfiggere questa malattia”. così la senatrice Donella Mattesini interviene nel dibattito sulle mozioni contro la diffusione dell’Aids oggi in Senato..

“Nella semplificazione mediatica – sottolinea Mattesini –  l’AIDS è ancora ricondotta alle categorie a rischio, cioè gay e drogati. La realtà invece è un’altra e i dati ce lo dimostrano: dal 1984 al 2016, la proporzione di HIV legata alla tossicodipendenza è passata dal 76 per cento del totale al 4 per cento, mentre oggi l’84 per cento delle nuove diagnosi è attribuibile ai rapporti sessuali senza preservativo. Purtroppo Sono i giovani a conoscere meno questa malattia e a sottovalutarla. se infatti per loro il sesso non è più un tabù, ne parlano e lo praticano anche precocemente, ma scarseggiano informazioni corrette sulla sicurezza e sulla salute sessuale. Da questo punto di vista – aggiunge Mattesini – dobbiamo imparare a dire parole chiare: l’unico strumento vero, di comprovata efficacia preventiva, è sicuramente l’uso del profilattico, troppo spesso invece motivo di imbarazzo perché vissuto come elemento altro dal rapporto di coppia, estraneo alle abitudini dei giovani uomini, ma soprattutto delle donne e non invece come un fondamentale metodo di contraccezione e prevenzione. Sappiamo che gran parte dei ragazzi e delle ragazze non usano il preservativo perché legano questa loro difficoltà anche alla reperibilità dei profilattici e al loro costo elevato. Dovremmo ragionare allora sull’abbattimento dei costi a partire dall’IVA.  Altro punto fondamentale è l’intervento informativo permanente all’interno delle scuole, delle università e dei luoghi di aggregazione. La prevenzione, infatti, è fondamentale, ma – conclude Mattesini – è fondamentale altresì che si rafforzino i luoghi deputati all’accoglienza di tutta la famiglia per quanto riguarda la prevenzione e la promozione di una corretta sessualità e, cioè, i consultori”.


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