“Lega e Cinque Stelle hanno festeggiato con lo champagne la mancata procedura di infrazione per l’Italia, che è stata una buona notizia, ma il prezzo è registrato nell’assestamento e rendiconto di bilancio che oggi si approva in Senato: una manovra integrativa da 7,6 miliardi di euro tra tagli, risparmi da quota 100 e reddito di cittadinanza e maggiori entrate dovute alla fatturazione elettronica introdotta dai nostri governi. Ora i conti italiani sono più in ordine, ma l’economia non lo è. Ma Di Maio e Salvini parlano d’altro, non dei problemi economici e sociali da risolvere con investimenti su lavoro, scuola, ricerca, giovani, ambiente. Il 2020 è una grande incognita: servono 28 miliardi di euro solo per impedire che i cittadini italiani si trovino l’Iva dal 1 gennaio dal 22 al 25,2 per cento e dal 10 al 13%, ma nessuno ci dice dove li troveranno. Altro che flat tax, riduzione del cuneo fiscale, cancellazione del bollo auto e del canone Rai. Andiamo verso un autunno fragile, con un Paese in stagnazione che è un osservato speciale in Europa e nei mercati finanziari internazionali”. Lo dice il senatore Antonio Misiani, responsabile nazionale economia del Pd, che è intervenuto nell’Aula del Senato.


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