“Nel nostro Paese gli alti livelli di copertura vaccinale rappresentano una questione imprescindibile di salute pubblica. E dunque importante evitare di mettere in discussione il valore di uno strumento di prevenzione formidabile, spesso in nome di presunti interessi economici delle case farmaceutiche”. Lo afferma la senatrice del Pd Venera Padua, della commissione Sanità intervenendo in Aula sul Decreto vaccini.

“E’ incomprensibile- aggiunge Padua –  esporsi al rischio di un possibile ritorno di malattie “debellate” restando inermi di fronte al calo dei vaccinati. Il problema – spiega – riguarda una scarsa comunicazione nel rapporto medico-paziente, che è il pilastro di un sistema di fiducia in termini di salute pubblica e prevenzione contro pregiudizi e false credenze. Per questo è stata proposta una modifica al decreto per pubblicare l’elenco degli effetti avversi causati sui territori in ciascuna Asl: chi si recherà presso la propria struttura del Ssn per vaccinarsi avrà, dunque, piena consapevolezza di quali siano gli eventi avversi tante volte richiamati a sproposito. Il più delle volte si tratta di febbre o eritemi. Con questo provvedimento otterremo, infine, non solo maggiore consapevolezza ma anche una imprescindibile omogeneità territoriale: questo è l’altro punto fondamentale di una norma che, in linea di continuità con il Piano della Prevenzione Vaccinale, punta al superamento di una delle altre grandi anomalie del nostro Paese, ovvero le differenze territoriali.
“Infine – conclude Padua – vanno sottolineate le modifiche introdotte al testo del decreto in commissione, come ad esempio l’informatizzazione completa delle anagrafi vaccinali regionali, che renderà la diffusione e lo scambio di dati più agevole e veloce”.

 


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