La sfida della Fase 2 è partita, per il governo giallorosso. Per vincerla, lo strumento è il cosiddetto DI Rilancio, che a breve sbarcherà in Parlamento, e l`obiettivo è portare il Paese fuori dalla palude della crisi economica e per farlo il primo imperativo è «velocizzare la macchina statale, che ancora opera con troppa lentezza a causa della burocrazia. Su questo si potrebbe stringere un`alleanza bipartisan, perchè questa lentezza è un male che ha accompagnato indistintamente tutti i governi», dice il capogruppo al Senato del Partito Democratico, Andrea Marcucci.
Le date di riapertura sono state fissate, nonostante continuino i contrasti tra Stato e regioni. Ripartire in modo differenziato in base ai territori è la strada migliore?
È dalla fine di aprile, osservando la diversa curva dei contagi nelle Regioni, che sostengo questa possibilità. Ripeto, però, che le regole devono essere le stesse: mascherine e distanziamento sociale, ma con una gamma di servizi differenziati. Il Paese ha bisogno di riavviare tutto il suo sistema economico.
Ripartire vuol dire sostenere imprese e lavoratori. Quali strumenti sono prioritari e, soprattutto, in che misura si trovano nel decreto di maggio?
Il Dl Rilancio equivale a due finanziarie: si tratta dell`intervento più poderoso della storia della Repubblica. Intanto prevede il taglio dell `IRAP per giugno, una misura attesa dalle imprese. Poi saranno previsti dei ristori a fondo perduto per tutte le imprese fino a 5 milioni di fatturato: si arriverà fino a 62 mila euro possibili, che verranno erogati alle imprese con bonifico, da parte dell`Agenzia delle entrate. Poi vanno assolutamente risolti le lentezze sulle casse integrazioni in deroga. E` un imperativo: I `Inps e le Regioni devono accelerare le pratiche.
Quali misure mancano e su quali spingerà, pro futuro, il Partito democratico?
Il Dl Rilancio, nei prossimi giorni, inizierà il suo iter di conversione alle Camere. Come abbiamo già fatto per i precedenti provvedimenti economici, sentiremo tutte le categorie anche come gruppo dem in Senato. Ascolteremo tutti e integreremo il Decreto nelle parti in cui servirà farlo.
Il punto è la copertura economica: in molti ancora sono senza tutele. Dove si troveranno i soldi?
Ci aspettiamo nelle prossime settimane il Recovery fund dall`Unione Europea, che è il traguardo finale di un`attenzione da parte di Bruxelles, partita in modo lento ma poi accla rata con decisione. Ed anche questa è la conferma che chi sostiene posizioni isolazioniste e sovraniste non lavora per l`Italia.
La partita europea del Mes sta arrivando al dunque. Dopo le rassicurazioni di Gentiioni e Gualtieri, lo strumento verrà utilizzato o pesano ancora i dubbi dei 5 Stelle? ll Pd è pronto a dare battaglia sul punto?
Non credo che ce ne sarà bisogno, Conte ed i 5 Stelle sanno leggere le carte. Trentasette miliardi per i nostri ospedali senza condizioni, con tassi vicini allo zero, e con tempi di rientro stabiliti in 10 anni, non si potranno rifiutare. Comunque sono d`accordo con Conte: è giusto che voti il Parlamento.
Sembra non ci sia più intesa di governo sulla regolarizzazione dei migranti: il Pd condivide la posizione del ministro Bellanova?
Sì, perchè si tratta di permessi temporanei a persone che già lavorano in Italia, e che dovranno comunque dimostrarlo. Non è una sanatoria, come dice Salvini, ma un provvedimento che sana l`abusivismo e darà una mazzata al capolarato.
Ora che si è aperta la Fase2, questo governo è abbastanza forte da affrontare la crisi economica?
Le misure messe in campo sono rilevantissime. Il problema è la lentezza della macchina dello Stato. Se c`è una cosa utile che possiamo fare tutti insieme è un`alleanza bipartisan contro la burocrazia, un male che non è di questo governo ma che ripercorre tutta la storia repubblicana. La nuova fase obbligherà a scelte di campo precise, ma la maggioranza si è mostrata spesso litigiosa e con distanze politiche evidenti, penso ai casi Bellanova e al Mes. Serve un contratto di governo come quello chiesto da Italia Viva?
“I contratti, forse Salvini se lo ricorda, non portano fortuna. In più, io sono generalmente freddo con la riemersione di riti da Prima Repubblica. Serve concordia sugli obiettivi e dialogo fino all`ultimo minuto utile. In una coalizione il confronto è fondamentale, poi è necessaria però la capacità di sintesi.


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