Daniela Sbrollini, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Sport, benessere, salute”, partecipa alla giornata mondiale sull’obesità: “dobbiamo far crescere la cultura dello sport per promuovere il benessere. Bisogna facilitare la realizzazione di progetti e programmi volti ad affrontare questa che di fatto è una malattia e il suo carico (anche economico) per la società”.
Continua la senatrice Pd: «Riconoscere l’obesità quale malattia e problema sociale, strutturare un piano d’azione, coinvolgere il Parlamento sono parti di un percorso necessario per affrontare e vincere questa sfida”.
L’Italia aderisce alla rete internazionale Open, Obesity Policy Engagement Network. Ricorre oggi, 18 maggio, la decima edizione della giornata pensata per sensibilizzare istituzioni, mondo scientifico e società civile ad affrontare quella che l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito vera e propria epidemia del secolo, con 650 milioni di obesi e 1,9 miliardi di persone in sovrappeso nel mondo.
Non migliori i dati che riguardano l’Italia. Il 46 per cento degli adulti, ovvero oltre 23 milioni di persone, e il 24,2 per cento tra bambini e adolescenti, vale a dire 1 milione e 700mila giovani, è in eccesso di peso.
“Assieme al collega Roberto Pella, deputato di Forza Italia – con cui condivido molte idee che sono orientate alla salute ed al benessere delle persone – stiamo lavorando per far nascere l’Intergruppo Parlamentare sull’obesità. Governo, Parlamento, Enti territoriali devono sostenere la lotta all’obesità attraverso l’attività di programmazione a livello di politica sanitaria di interventi sociali di comunità superando la erronea e diffusa convinzione che l’obesità costituisca una responsabilità dell’individuo. L’Intergruppo parlamentare nutre la ferma convinzione di poter fungere da interprete e portavoce di una nuova cultura che supero questi concetti presso le Istituzioni».
Le stime dell’obesità preoccupano. Infatti, quello che sino a pochi anni fa sembrava un problema limitato alle nazioni più progredite è diventato oggi una questione globale: gli esperti prevedono che il superamento della soglia di 1 miliardo di obesi nel mondo avverrà presto, ed entro il 2030 saranno 1,12 miliardi. Si stima che sovrappeso e obesità siano causa di quasi quattro milioni di morti l’anno.
Chiude la Senatrice Sbrollini – sicuramente l’obesità costituisce un rischio elevato per la salute delle persone e per la loro aspettativa di vita. Tutto questo ha pure un significativo impatto negativo sulla società e sull’economia, in quanto riduce il numero degli anni di piena produttività di una persona e aumenta i consumi di risorse sanitarie”.


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