“La vicenda dei camici su cui, da veri garantisti, aspetteremo gli esiti dell’indagine in corso, è soltanto l’ultima di una serie di vicende opache che ha coinvolto Fontana. Al netto dell’inchiesta, tuttavia, resta la menzogna pronunciata dal Presidente che il 7 giugno si affrettò a dichiarare di non sapere nulla della questione nonostante quindici giorni prima avesse corrisposto un bonifico di 250 mila euro dal suo conto svizzero al cognato. Qui si tratta di una questione di opportunità politica grande come una casa. Per molto meno, un amministratore serio avrebbe già fatto un passo indietro.
Ma non è su questa vicenda che vogliamo giudicare l’operato di Fontana. La sua amministrazione, infatti, nel corso di tutta l’emergenza sanitaria, ha mostrato un tasso di inadeguatezza e incapacità gestionale da lasciare esterrefatti. La Lombardia, a causa del pessimo operato dell’attuale giunta, è stata di gran lunga la Regione più colpita dal coronavirus e quella che ha mostrato minore capacità di reazione. Oggi, ci aspetteremmo se non delle scuse, almeno una anche parziale ammissione di responsabilità. Invece, Fontana continua a rivendicare un modello che si è rivelato tragico alla realtà dei fatti. Di fronte a questo atteggiamento, che lede gli interessi dei cittadini lombardi, c’è solo una strada percorribile. Fontana e la sua giunta, ben lontani dall’aver affrontato in maniera adeguata l’emergenza, dovrebbero andare a casa”. Così i senatori dem Alessandro Alfieri e Simona Malpezzi durante  una diretta Facebook sulle pagine di Base Riformista di Milano Metropolitana.


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