“Le ricercatrici universitarie che entreranno in maternità d’ora in avanti avranno la possibilità di preservare la propria carriera, senza più l’obbligo di interruzioni. Grazie ad un nostro emendamento al Dl Semplificazioni approvato oggi viene finalmente modificata una condizione che provoca a tante giovani ricercatrici un ingiustificato ritardo, pur avendo acquisito i requisiti scientifici necessari. Ora potranno scegliere tra l’opzione del congedo con lo slittamento del contratto oppure quella della maternità mantenendo attivo il proprio percorso accademico e percependo in ogni caso un’indennità. Viene poi cancellata la norma che permetteva il conferimento di assegni di ricerca anche di durata inferiore a un anno: un elemento di precarietà insostenibile, laddove la strada da seguire è esattamente quella opposta: sostenere i giovani ricercatori e allargare l’accesso alla ricerca in Italia combattendo la precarietà.», così il senatore Francesco Verducci, vicepresidente della Commissione cultura e istruzione del Senato, primo firmatario dell’emendamento approvato”.


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