La legge sul fine vita non chiede l’introduzione dell’eutanasia e in tutti i partiti ci sono parlamentari pronti a votarla, anche se ora è una “corsa contro il tempo”. Lo dice il presidente dei senatori Pd Luigi Zanda in una intervista al Messaggero. “Questo tipo di leggi sono molto delicate, difficili da scrivere, anche tecnicamente. Non riesco a capire come si possano migliorare con l’ostruzionismo”. “Penso – ha spiegato – che molte delle perplessità possano trovare un chiarimento alto nelle parole del Papa. Che ha indicato la strada giusta. Bisogna distinguere tra la ragion politica e il merito del provvedimento. Nel merito, il provvedimento tende a impedire l’accanimento terapeutico, che ha significato esattamente opposto all’eutanasia, ma prende atto che noi siamo tutti degli esseri umani e che a un certo punto, nei casi gravi di malattia, non è più contrastabile la morte. Il Papa ricorda le parole del catechismo: ‘Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire'”. Zanda aggiunge: “C’è in atto una corsa contro il tempo. Non sappiamo quando il presidente della Repubblica scioglierà le Camere, ma sappiamo che a dicembre, oltre alla legge di bilancio che ci porterà via diverse settimane, dobbiamo cercare di approvare sia il nuovo regolamento del Senato sia lo ius soli. E naturalmente, il fine vita”. Se M5s votasse no, conclude, “sarebbe una bassezza di infimo livello”. E poi: “So però che molti parlamentari di Forza Italia vorrebbero votare volentieri la legge. E poi, guardi, tutti i papi del nostro tempo a cominciare da Pio XII si sono sempre dichiarati contrari all’impiego di tutte le tecniche mediche potenzialmente disponibili,pur di prolungare i tempi di una sopravvivenza artificiale. Tutti, con una sensibilità sempre maggiore man mano che il progresso scientifico entrava in conflitto con le leggi della natura, allungando artificialmente e spesso con sofferenza la durata della vita”.

“Questo tipo di leggi sono molto delicate, difficili da scrivere, anche tecnicamente. Non riesco a capire come si possano migliorare con l’ostruzionismo. Siamo arrivati al punto che la relatrice De Biasi ha dovuto rinunciare all’incarico, per consentire al provvedimento di arrivare in aula, sia pure senza relatore”, dice il presidente del Pd al Senato, Luigi Zanda, nell’intervista a Il Messaggero. A proposito delle resistenze dei “centristi”, Zanda dice: “Penso che molte delle perplessita’ possano trovare un chiarimento alto nelle parole del Papa. Che ha indicato la strada giusta. Bisogna distinguere tra la ragion politica e il merito del provvedimento. Nel merito, il provvedimento tende a impedire l’accanimento terapeutico, che ha significato esattamente opposto all’eutanasia, ma prende atto che noi siamo tutti degli esseri umani e che a un certo punto, nei casi gravi di malattia, non e’ piu’ contrastabile la morte. Il Papa ricorda le parole del catechismo: “Non si vuole cosi’ procurare la morte: si accetta di non poterla impedire”. Sui tempi necessari all’approvazione della legge, Zanda afferma: “E’ in atto una corsa contro il tempo. Non sappiamo quando il presidente della Repubblica sciogliera’ le Camere, ma sappiamo che a dicembre, oltre alla legge di bilancio che ci portera’ via diverse settimane, dobbiamo cercare di approvare sia il nuovo regolamento del Senato sia lo ius soli. E naturalmente, il fine vita”. E sul voto di Grillini e senatori Fi afferma, sui primi, di non credere che si sfileranno come fecero per le unioni civili “sarebbe una bassezza di infimo livello”. E poi: “So pero’ che molti parlamentari di Forza Italia vorrebbero votare volentieri la legge”.


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