“Il commento del Sottosegretario Cioffi all’incontro avuto nei giorni scorsi con i Commissari Alitalia è sintetizzabile in una parola: rinvio. In modo grottescamente analogo con quello del suo Ministro su Ilva. Andrea Cioffi, che negli anni scorsi sedeva nei banchi di Palazzo Madama e dunque dovrebbe ben conoscere la vicenda peraltro affrontata anche in una specifica indagine conoscitiva promossa dal Senato, ha espresso l’esigenza di piena coscienza e conoscenza come se potessimo permetterci il lusso di essere ancora alle fasi iniziali. Mentre è evidente che proprio l’approvazione del Decreto Legge 38 il 21 giugno scorso, la scadenza del finanziamento concesso dallo Stato, quella dell’incarico ai Commissari, obbligano ad adottare nel più breve tempo possibile iniziative e soluzioni per garantire la continuità operativa di Alitalia”.
Così la Senatrice Teresa Bellanona, capogruppo Pd Attività Produttive, firmataria insieme a Salvatore Margiotta, capogruppo Pd Commissione Lavori pubblici, della Mozione con cui il Partito Democratico impegna il Governo “ad intraprendere iniziative urgenti per fornire entro la fine dell’estate una soluzione alla irrisolta questione di Alitalia, garantendo la continuità operativa della compagnia aerea e la continuità occupazionale nel lungo periodo, anche attraverso l’individuazione di nuovi investitori che consentano alla compagnia di tornare ad essere competitiva nei mercati internazionali del trasporto aereo di passeggeri”.
“Il 31 ottobre”, riprendono i capigruppo Bellanova e Margiotta, “scadranno gli incarichi assegnati ai Commissari e in base ai dati presentati dagli stessi in un’Audizione in Commissione Speciale emerge una crescita nei ricavi della società, una significativa riduzione delle perdite, una liquidità di cassa ad aprile 2018 per 769milioni, ascrivibili al prestito dello Stato, pari a 900 milioni. L’azione del Governo a guida Pd è stata essenziale a mettere in sicurezza la compagnia nel medio termine e a permettere una rifidelizzazione dell’utenza. Risultato che non possiamo né disperdere né compromettere ma che il Governo, sempre se ne è capace, deve capitalizzare anche alla luce del Decreto-legge 38.
E dunque, come indichiamo nella mozione: potenziamento delle tratte a lungo raggio (aerei e flotta), per ulteriori maggiori ricavi; potenziamento degli aerei a lungo raggio e riduzione dei costi legati di leasing da sostituire con l’acquisto, migliore sfruttamento dello scalo di Linate, con lo sviluppo di ulteriori collegamenti internazionali rispetto all’attuale gestione, per far fronte alla domanda esistente, alla quale oggi provvedono le compagnie straniere operanti in Italia; ulteriori miglioramenti del processo operazionale (digitalizzazione, fatturazione elettronica ed altro).
Il punto non è studiare in astratto ma farlo lungo un preciso obiettivo che in questo caso non può non essere l’interesse nazionale e dunque la salvaguardia della continuità con quanto già messo in campo. In questo oltretutto i Commissari possono rappresentare gli alleati più preziosi e competenti. In questo caso come su tutto il resto, il Governo esca dalla propaganda spicciola e dall’approssimazione, e piuttosto metta in campo iniziative per individuare nuovi investitori utilizzando i mesi da qui ad ottobre. Altrimenti anche su questo delicatissimo dossier a perderci saranno il sistema-paese e i cittadini”.

Segue testo mozione

Il Senato, premesso che:
il 21 giugno scorso è stata approvata la legge di conversione del decreto-legge 27 aprile 2018, n. 38, recante misure urgenti per assicurare il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia S.p.A., che rappresenta l’ultimo provvedimento in ordine di tempo di una lunga serie di interventi finalizzati al salvataggio e alla ristrutturazione del debito della compagnia aerea;
nel 2017, il decreto-legge n. 50 del 2017 aveva disposto, per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia SAI S.p.A., un finanziamento a titolo oneroso di 600 milioni di euro, della durata di sei mesi, per far fronte alle indilazionabili esigenze gestionali della società stessa e delle altre società del gruppo, sottoposte, dal 2 maggio 2017, ad amministrazione straordinaria; successivamente, il decreto-legge n. 148 del 2017 aveva poi differito al 30 aprile 2018 il termine per l’espletamento delle procedure di cessione in corso di svolgimento, prorogando altresì fino al 30 settembre 2018 la durata del finanziamento già concesso per il 2017 ed incrementandone l’importo di ulteriori 300 milioni di euro da erogarsi nel 2018;
il decreto-legge n. 38 del 2018 è stato dunque motivato dalla necessità di differire ulteriormente, dal 30 aprile al 31 ottobre 2018, il termine per l’espletamento della procedura di cessione delle attività industriali facenti capo all’amministrazione straordinaria di Alitalia – Società Aerea Italiana SpA, e di garantire la restituzione del finanziamento concesso ad Alitalia entro il 15 dicembre 2018;
le proroghe sono state disposte in relazione agli sviluppi intervenuti nel quadro della procedura di cessione, che non poteva al 30 aprile essere definita mediante l’individuazione di un soggetto aggiudicatario, al fine di consentire la massimizzazione dei risultati conseguibili a beneficio dei creditori sociali, dell’occupazione e della conservazione del patrimonio produttivo dell’impresa”; considerato che:
basandosi sui dati presentati dai Commissari straordinari nel corso dell’audizione svoltasi presso la Commissione Speciale del Senato, confrontando il primo trimestre 2017 (ante Amministrazione Straordinaria) con il primo trimestre 2018, si rileva una crescita dei ricavi da 572 a 597 milioni € (del 4,4%) ed una significativa riduzione della perdita operativa (l’EBITDA) che passa dai -228 milioni di euro del primo trimestre 2017 (corrispondenti al 39,9% dei ricavi di quel periodo), a -117 milioni di euro nel primo trimestre 2018, corrispondenti ad una perdita pari al 19,5% dei ricavi totali. Quanto infine ai flussi di cassa ad aprile 2018 risultano essere in cassa 769 milioni di euro, ascrivibili al prestito di 900 milioni di euro messo a disposizione con i decreti-legge n. 55 e 148 del
2017;
la ripresa della compagnia aerea si deve in particolare alla ritrovata fiducia della clientela nelle sorti della compagnia, che ha reso possibile un aumento dei ricavi dovuto essenzialmente all’incremento del numero dei passeggeri, e in particolare all’aumento del numero dei passeggeri sui voli intercontinentali. Le prenotazioni nei prossimi mesi prefigurano un ulteriore miglioramento delle performance di Alitalia a medio termine;
in questo senso, l’azione del Governo Gentiloni è risultata essenziale, soprattutto per aver messo a disposizione di Alitalia risorse in misura sufficiente a garantire la compagnia nel medio termine, primo elemento necessario al recupero di fiducia da parte degli utenti; nesso evidenziato dal fatto che non tutte le risorse messe a disposizione sono state utilizzate, pur corrispondendo alle previsioni di fabbisogno quantificate negli scorsi mesi; tenuto conto che:
per rafforzare ulteriormente il posizionamento strategico della compagnia aerea, sembrano necessari, anche alla luce dei risultati conseguiti:
1) il potenziamento delle tratte a lungo raggio (aerei e flotta), necessaria al raggiungimento di ulteriori maggiori ricavi; in tale ambito, appare necessario aumentare il numero degli aerei a lungo raggio e ridurre i costi legati al leasing, sostituendo quest’ultimo con investimenti per l’acquisto;
2) un migliore sfruttamento dello scalo di Linate, con lo sviluppo di ulteriori collegamenti internazionali rispetto all’attuale gestione, per far fronte alla domanda esistente, alla quale oggi provvedono le compagnie straniere operanti in Italia;
3) ulteriori miglioramenti del processo operazionale (digitalizzazione, fatturazione elettronica ed altro);
qualora attuate, tali azioni consentirebbero ad Alitalia un adeguato posizionamento strategico sul mercato; valutato che:
gli incarichi assegnati ai Commissari sono prossimi alla scadenza: entro il 31 ottobre 2018 debbono essere concluse le procedure di gara per la cessione dei complessi aziendali di Alitalia e entro il 15 dicembre il prestito concesso alla compagnia aerea deve essere restituito;
per risolvere strutturalmente la questione Alitalia i tempi a disposizione sono molto ristretti e sono richieste soluzioni definitive in tempi brevi, dal momento che per la continuità operativa di Alitalia sono necessari investimenti a lungo termine, alla cui base vi sono scelte strategiche chiare e un nuovo piano industriale. Si tratterebbe di investimenti iniziali rilevanti, dai quali tuttavia si possono produrre, nel medio-lungo termine, maggiori ricavi, che sono la chiave della ripresa;
è dunque quanto mai necessario qualificare, entro la fine dell’estate, lo scenario post commissariamento; gli scenari ipotizzabili allo stato attuale sembrano essere due:
– la vendita di Alitalia ad altra compagnia: tale ipotesi non ha trovato fino ad oggi soluzioni adeguate, in quanto tutte le offerte finora pervenute prefigurano un forte ridimensionamento della compagnia aerea, con una ristrutturazione imponente in termini gestionali ed occupazionali (Lufthansa, per esempio);
– rilancio della compagnia mediante nuovi investitori disponibili ad investire capitali adeguati all’attuazione delle linee strategiche individuate durante la gestione commissariale (nuovi aerei a lungo raggio, sviluppo delle rotte intercontinentali, sviluppo informatico);
la reiterazione delle misure di sostegno non sarà più consentita dalle istituzioni europee e la liquidazione della compagnia aerea, che deriverebbe da una mancata scelta, risulta un’ipotesi da scongiurare per le ricadute economiche ed occupazionali che la stessa provocherebbe;
la mancata decisione sul futuro di Alitalia, oltre a generare vantaggi competitivi in favore di altre compagnie aeree, renderà ulteriormente più complessa la soluzione dei problemi della compagnia; considerato infine che:
in data 22 maggio 2018, in sede di esame del disegno di legge n. 297, di conversione in legge del decreto-legge 27 aprile 2018, n. 38, recante misure urgenti per assicurare il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali facenti capo al Alitalia S.p.A., la Commissione speciale per l’esame degli atti del Governo ha approvato l’ordine del giorno G/297/1/CS, che impegnava il Governo ad adottare entro breve termine iniziative e soluzioni tese a garantire la continuità operativa di Alitalia;
i tempi per la decisione sono sempre più stetti: visto l’avvicinarsi della scadenza del commissariamento, le necessità di definire urgentemente una politica d’impresa per Alitalia e l’aumentata pressione da parte delle istituzioni europee per una soluzione in tempi ravvicinati, rende assolutamente necessario un intervento dell’esecutivo anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali della compagnia aerea; impegna il Governo
ad intraprendere urgenti iniziative al fine di fornire entro la fine dell’estate una soluzione alla irrisolta questione di Alitalia, garantendo la continuità operativa della compagnia aerea e la continuità occupazionale nel lungo periodo, anche attraverso l’individuazione di nuovi investitori che consentano alla compagnia di tornare ad essere competitiva nei mercati internazionali del trasporto aereo di passeggeri.

BELLANOVA, MARGIOTTA


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