“Oggi abbiamo un’occasione importante per l’Italia, per tutta la sua classe dirigente, istituzionale, di governo e opposizione, di dimostrare che siamo capaci di operare uniti nel trovare soluzioni per chi lavora e vive a Taranto, per l’insieme del sistema economico italiano, per le nostre aziende tutte, per essere credibili rispetto agli investitori italiani ed esteri” lo dichiara la senatrice PD, componente della commissione affari europei, Valeria Fedeli. “Se è vero, come è vero, che da Taranto passa un pezzo del futuro industriale del nostro Paese, è evidente che Taranto non può essere abbandonata. Anzi, è necessario rilanciare la funzione di quello stabilimento, continuare a investire in sviluppo, ricerca e innovazione, tenendo insieme le ragioni del lavoro e quelle dell’ambiente e della salute dei lavoratori e dei cittadini. Bisogna recuperare credibilità a livello internazionale per scongiurare la fuga degli investitori stranieri. Quindi porre come condizione irrinunciabile quella della certezza del diritto: non si cambiano le regole in corso d’opera. Va dunque ripristinato subito il cosiddetto scudo penale non solo per l’Ex Ilva ma anche per tutte le altre imprese che si ritrovano a dover far fronte a situazioni compromesse da gestioni precedenti. Oggi a Taranto i margini di trattativa con Arcelor Mittal sono molto stretti ma ancora non chiusi e resta questa l’unica via percorribile. Basta polemiche tra le forze politiche che rischiano di compromettere ulteriormente una situazione già molto complicata e difficile. Ci sono in gioco circa 12mila posti lavoro oltre quelli dell’indotto, il futuro di una città che ha dato tantissimo all’industria italiana, lo sviluppo e la crescita del Sud, la credibilità del nostro Paese. Ecco perché servono visione del Paese e un negoziato serio e impegnativo nella consapevolezza che stiamo parlando di un futuro di Taranto che ci riguarda tutti”.


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