“Il secondo punto all’ordine del giorno della riunione del Consiglio europeo sarà la questione dei cambiamenti climatici. Il Consiglio dovrà fornire gli orientamenti per definire, entro il 2020, la strategia di lungo termine dell’Unione europea per restare in linea con i parametri previsti dall’Accordo di Parigi. L’Italia arriva a questo appuntamento con una linea poco chiara, confermata dalle scarne parole del premier Conte in quest’Aula. A chiacchiere, il governo Conte appoggia gli sforzi europei: in linea con le richieste di Fridays for Future, il Parlamento Ue ha chiesto di innalzare gli obiettivi al 2050 e di aumentare al 55% la riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030. Nei fatti, il governo gialloverde non fa nulla”. Lo ha detto il senatore Andrea Ferrazzi, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente e Territorio, nell’Aula del Senato.
“Non è un caso – ha proseguito Ferrazzi – la Lega ha votato contro gli accordi di Parigi. Il risultato? Zero percorsi per una strategia europea di azzeramento delle emissioni entro la metà del secolo; zero considerazione degli aspetti sociali che accompagnino questa transizione; zero obiettivi intermedi; zero contributi settoriali; zero politica energetica; zero politica industriale; zero ricerca e innovazione; zero finanziamenti; zero azione globale per il clima. Zero è il voto – ha concluso Ferrazzi – che merita questo governo su questioni così delicate per il futuro del pianeta”.


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