“Grazie al lavoro delle Commissioni Industria e Politiche dell’Unione europea, il Senato ha dimostrato la capacità di incidere nel processo decisionale europeo”.
Così la senatrice del Partito democratico Elena Fissore, relatrice in Commissione Politiche dell’Unione Europea sulla ‘Direttiva Bolkestein’ che istituisce una procedura di notifica dei regimi di autorizzazione e dei requisiti relativi ai servizi che ad essa fanno riferimento.
La senatrice Fissore, con il suo parere, ha determinato la modifica di una proposta legislativa dell’Unione che presentava numerosi profili di criticità per l’ordinamento italiano.
“Nella riunione del 29 maggio – ha evidenziato la relatrice leggendo il parere finale sul provvedimento- il Consiglio Competitività ha approvato un orientamento generale sul progetto di direttiva che stabilisce le norme in materia di notifica per le autorizzazioni nel settore dei servizi. Sono stata informata dal Sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, che le osservazioni approvate all’unanimità dalla Commissione Industria il 9 maggio scorso sono state recepite”.
“Si tratta di una best practice assoluta – ha concluso la senatrice Fissore – che dimostra l’importanza di un esame approfondito da parte del Parlamento delle proposte legislative europee nel corso della fase di formazione degli atti dell’Unione Europea, ossia nella fase ascendente”.

Di seguito il parere espresso in Commissione

Esiti della Risoluzione approvata dalla Commissione Industria relativamente al COM(2016) 821 Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente l’ applicazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno (ed.”DIRETTIVA BOLKESTEIN), che istituisce una procedura di notifica dei regimi di autorizzazione e dei requisiti relativi ai servizi

Nella riunione di ieri, 29 maggio, il Consiglio Competitività ha approvato un orientamento generale sul progetto di direttiva che stabilisce le norme in materia di notifica per le autorizzazioni nel settore dei servizi.
Sono stata informata dal Sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, che le osservazioni approvate all’unanimità dalla Commissione Industria il 9 maggio scorso sono state recepite.
La proposta della Commissione europea COM (2016) 821 è stata, quindi, modificata nel senso indicato nella risoluzione.
In particolare:
• l’oggetto e l’ambito di applicazione della procedura di notifica sono stati delimitati in senso restrittivo;
• è stato soppresso il divieto di adozione del progetto di misura per un periodo di tre mesi dalla data della notifica alla Commissione europea;
• è stata soppressa la disposizione che qualificava l’inosservanza degli obblighi di notifica come “vizio procedurale sostanziale di natura grave”.
Grazie al lavoro della Commissione Industria, così come della Commissione Politiche dell’Unione europea, il Senato ha dimostrato la capacità di incidere nel processo decisionale europeo, determinando la modifica di una proposta legislativa dell’Unione che presentava numerosi profili di criticità per l’ordinamento italiano.
Si tratta di una best practice assoluta, che dimostra l’importanza di un esame approfondito da parte del Parlamento delle proposte legislative europee nel corso della fase di formazione degli atti dell’Unione, ossia nella fase ascendente.


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