‘Indesit ha annunciato investimenti per 70 milioni di euro per rendere gli stabilimenti italiani all’avanguardia per produzioni di alta gamma. Il Governo deve esercitare ogni pressione possibile sui vertici aziendali affinché tali risorse siano rivolte anche alla salvaguardia dei livelli occupazionali’. Lo scrivono in una lettera al Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato i senatori eletti nelle Marche nelle liste del Pd Camilla Fabbri, Silvana Amati, Mario Morgoni, Riccardo Nencini e Francesco Verducci che sulla vicenda Indesit aggiungono: ‘Non ci sfuggono le grandi difficoltà che le imprese italiane e, più in generale, l’intero Paese, devono affrontare. Tuttavia riteniamo che un ulteriore colpo all’economia industriale delle Marche possa costituire un punto di non ritorno in un territorio strategicamente essenziale per la tenuta del sistema Paese’.
Nella lettera, i senatori Pd ricordano gli impegni sottoscritti negli anni precedenti dall’azienda a non de localizzare i propri stabilimenti e auspicano da parte del ministro dello Sviluppo Economico un ‘autorevole intervento per impedire che la Regione Marche debba subire un nuovo gravosissimo danno al proprio tessuto sociale’.
Sulla vicenda, i senatori, prima firmataria Camilla Fabbri, hanno anche presentato un’interrogazione al governo in cui si ricordano anche i gravi danni che non solo i lavoratori dell’Indesit ma anche quelli dell’indotto subirebbero dal piano di tagli annunciato dall’azienda.
‘Indesit – commenta Camilla Fabbri, membro della commissione Industria di Palazzo Madama – è una grande azienda dell’eccellenza italiana, ma con l’annuncio choc di ieri i suoi vertici rischiano di scavare un enorme fossato fra questa impresa e un territorio che è stato il teatro dei suoi successi. Per questo mi auguro un ripensamento’.

Ne Parlano