“Tra una conferenza stampa e l’ennesimo litigio sul decreto sbloccacantieri, ci chiediamo quando il governo si degnerà di occuparsi del dossier FCA” dichiara Antonio Misiani, capogruppo PD in commissione bilancio Senato. “Il silenzio di Conte, Salvini e Di Maio è ormai assordante e imbarazzante. Mentre i francesi pongono condizioni, alzano il prezzo e chiedono e ottengono incontri per avere garanzie circa il destino dei loro stabilimenti, l’unica preoccupazione di Lega e 5 Stelle in queste ore è la propria sopravvivenza politica.
Di Maio, in teoria il ministro competente per materia, è il più assente e distratto di tutta la combriccola. In gioco, però, c’è il destino di migliaia di lavoratori italiani e di importanti realtà produttive.
La fusione Fca-Renault è un progetto di grandissima rilevanza: il settore auto richiede sempre di più alleanze strategiche e grandi investimenti e la mossa di Fca va in questa direzione. Ma si devono avere garanzie circa i livelli occupazionali negli stabilimenti italiani, perché il prezzo della fusione non può essere pagato dai lavoratori.
Come PD- conclude Misiani – chiediamo al governo di svegliarsi dal letargo e occuparsi della questione al più presto, convocando un tavolo con la proprietà insieme alle parti sociali per affrontare eventuali criticità e avere garanzie riguardo il destino dei lavoratori e il futuro industriale degli stabilimenti italiani”.


Ne Parlano