Nei prossimi giorni dal governo arriveranno risposte sul caso della Piaggio Aero. Leonardo, ex Finmeccanica,
non smantellerà le attività del civile di Genova ma, al contrario, le potenzierà. E, lavorando in sinergia con Fincantieri, potrebbe ottenere presto un contratto molto importante dal Qatar. Cristina Battaglia vincerà le elezioni a Savona e sarà un ottimo sindaco. A Genova, nell`ultimo anno di amministrazione Doria, prenderanno il via alcuni progetti molto attesi, a iniziare dal Blue Print. Parola di Roberta, ministro della Difesa, volto genovese del governo Renzi. Pinotti è tornata da pochi giorni da Singapore, dove l`Italia ha partecipato per la prima volta al “Dialogo di Shangri La”, un vertice dei ministri della Difesa di 35 Paesi. Al rientro si è trovata immersa in un clima da battaglia elettorale, con i ballottaggi tra una settimana, in una regione dove i fronti occupazionali aperti dalla crisi sono numerosi.
Ministra Pinotti come è stato il ritorno?
«A Genova voglio bene e sto cercando di aiutarla. Anche se in modo non evidente, in tutte le cose che sono successe, nei progetti finanziati, dal Blue print a Palazzo Reale, fino al progetto di ricerca ottenuto dall`IIt con Singapore, ogni volta che vedo l`opportunità di fare qualcosa di utile alla mia città io mi muovo. lo faccio perché credo sia giusto farlo, lo faccio perche a geneova ci sono delle eccellenze che vanno valorizzate. Quando ho parlato a Singapore di lit loro sono andati a vederlo, hanno verificato che vale la pena investire e hanno fatto insieme ai responsabili un lavoro».
C`è stato molto allarme per la cessione di Monetica. I sindacati hanno temuto fosse l`inizio di una riduzione del ramo civile di Leonardo, l`ex Finmeccanica.
«Lo so ma non era così. Come hanno chiarito i vertici di Leonardo, esclusa Monetica, che non faceva più parte del business del gruppo, non ci sarà nessun disinvestimento nel civile a Genova e, anzi, sono in vista finanziamenti importanti. C`è tutta la parte dell`automazione che sta andando molto bene, in particolare quella per gli aeroporti».
E il caso Piaggio Aero? C`è il rischio che entro un mese i lavoratori restino senza cassa integrazione, la proprietà deve dare risposte sul piano industriale e il progetto del drone attende finanziamenti anche dal governo.
«Ovviamente stiamo seguendo la vicenda Piaggio, e lo facciamo da due punti di vista. Con il ministro allo Sviluppo Calenda stiamo affrontando il tema della sostenibilità dell`impresa. Ne abbiamo parlato in queste settimane più volte. C`è il tema degli ammortizzatori sociali per il periodo della crisi, in un momento in cui l`azienda è in mezzo al guado con un prodotto nuovo come il drone che ha suscitato interesse ma è ancora in fase di avvio, e con i prodotti tradizionali che hanno avuto un decremento di mercato e altre problematiche. L`altro punto, che è quello che seguo io, è il sostegno al prototipo di drone P1HH».
Lei conferma che il progetto interessa al governo?
«Per quanto mi riguarda il P1HH è utile per le potenzialità di questo velivolo, che può avere usi diversi, dal militare alla tutela dell`ambiente, dai beni culturali, alla sicurezza pubblica. Per le necessità che la Difesa avrà per il futuro, stiamo prevedendo di finanziare alcuni aspetti nella legge di stabilità, vista l`oggettiva utilità di questo strumento. Oggi utilizziamo droni americani Predator. Se quello di Piaggio è un prodotto in grado di passare dal prototipo alla produzione, riteniamo di averne bisogno».
Per il drone di quale cifra parliamo?
«Abbiamo già una stima ma prima ne parlerò con il ministro dell`economia Padoan. Sicuramente la Difesa
renderà evidente queta sua scelta».
Altro motivo di preoccupazione per l`industria ligure: il settore militare di Fincantieri sarà scorporato dal civile?
«No, sono solo sussurri. L`idea oggi di scorporare il militare dal civile di Fincantieri non esiste, sgomberiamola dal campo. Io ritengo indispensabile invece che ci sia la capacità di presentarsi ai tavoli con una visione comune.
Oggi c`è una sinergia tra Leonardo e Fincantieri, molto più forte del passato. A breve si potrebbe sostanziare la possibilita di una importante forniti Ira di navi che sono in parte Fincantieri e in parte Finmeccanica, un lavoro che sarebbe tanto importante come quello firmato con il Kuwait riguardante gli turongnetrs (mi valore di oltre cinque miliardi. Se ci riusciremo sarà perché – mentre prima Fincantieri e Finmeccanica andavano sui diversi teatri ognuno per sé – oggi hanno lavorato in modo congiunto e si sono presentate insieme».
Parliamo di elezioni. Lei si è impegnata in prima persona per sostenere Cristina Battaglia. Qual è il suo giudizio dopo il primo turno? Pensava che vincesse senza andare al ballottaggio?
«Cristina Battaglia è bravissima, una persona molto intelligente, razionale, pacata e sensibile, con una grande capacità di direzione. E ovvio che ha dovuto combattere in una città in cui alcuni problemi stavano
scoppiando, Tirreno Power, Piaggio, Bombardier, il caso del deposito di bitume. Lei ha superato bene delle
primarie moltodifficili e adesso penso che abbia tutte le qualità e le possibilità per vincere le elezioni. Me lo auguro, sarebbe una fortuna per la città avere lei come sindaco».
Anche Savona ha chiesto l`intervento del governo per fronteggiare le emergenze dell`industria.
«Il 16 giugno ci sarà un tavolo sul lavoro con il governo e tutte le vicende della provincia di Savona sono già alla nostra attenzione. C`è la massima attenzione e disponibilità, ne ho appena parlato con il vice ministro allo Sviluppo Bellanova, che si occupa delle situazioni di crisi. Ma ci sarà attenzione anche per il porto. Perché se l`Autorità portuale ormai è unica ed è giusto così, ci deve anche essere un ruolo di Savona chiaro e riconosciuto».
Però anche a Savona il Movimento cinque stelle è ilprincipale partito.
«Bisogna contare anche i voti della lista di Cristina Battaglia: se uno guarda i dati dell`istituto Cattaneo tutto questo avanzamento di Cinque Stelle in termini di voti non si vede. Poi, è chiaro che se non ci fosse una sfiducia a livello nazionale non sarebbe neanche nato il Movimento cinque stelle. Per fare ripartire l`economia dopo una crisi non potevano bastare pochi mesi, ma oggi abbiano dati incontrovertibili che dicono che la tendenza è cambiata. L`imprenditore Noberasco ha detto ai giovani industriali di Santa Margherita che grazie al Jobs Act ha potuto aumentare del 40 per cento la sua forza lavoro. Bisogna capire che i 455 mila posti di lavoro in più in Italia nati in un anno, grazie al Jobs Acrt, sono un dato straordinario. Berlusconi ipotizzava un milione in una legislatura e non c`era riuscito. Questo non viene messo in evidenza adeguatamente ma non solo».
Sembra uno spot per il governo.
«Sono orgogliosa di fare parte di un governo che ha fatto così tante cose in così poco tempo. Non ricordo un governo che abbia avviato un numero così alto di riforme. Ci sono i risparmi strutturali, come quelli che stiamo facendo con il Libro Bianco della Difesa. E poi la riforma della pubblica amministrazione con i licenziamenti di chi, colto in flagrante, dimostra di non lavorare, la legge sul consumo di suolo, quella sul conflitto di interesse, quella del terzo settore».
Non è che il Pd perde consensi perché parla troppo di riforme e meno di lavoro e sviluppo?
«Il tema delle riforme non arrivadirettamente nelle tasche dei cittadini. Ma il governo è impegnato anche in altre attività. Nella Legge di stabilità ci saranno gli 80 euro per le pensioni minime, il sostegno alla povertà, la riduzione dell`aliquota intermedia dell`Irpef. Nel frattempo, come ha ricordato il presidente emerito Napolitano, diamo una risposta che aspettavamo da trent`anni attraverso la riforma costituzionale. Una riforma votata dal 65 per cento del Parlamento. Da questo punto di vista, davvero dispiace che ci sia chi cavalchi contro la riforma i temi della Resistenza e della Liberazione. Dopo la guerra ci fu la capacità di mettere insieme le forze diverse del Paese e ridurre a sintesi le diversità per dare vita alla Costituzione. Il fatto che l`Anpi si schieri per il no alla riforma ha turbato anche tanti che hanno fatto la Resistenza».
Ma le riforme e il referendum non danno risposte a chi chiede solo di uscire in fretta dalla crisi.
«Non è vero. La riforma, insieme alla legge elettorale, porterà un grandissimo Il risparmio al Paese, che sarà dato non solo dalla fine del sistema della “navetta” tra Camera e Senato, ma soprattutto dalla stabilità del governo».
Pensa che alla festa dell`Unità il Pd dovrebbe dare lo stesso spazio alle ragioni del sì e del no?
«Non vedo perché dovrebbe farlo. Il nostro è un partito che discute sempre ma poi decide e tutto il Pd ha votato a favore di questa riforma e vi si riconosce».
Dopo i ballottaggi si aprirà il dibattito su Genova. La maggioranza del sindaco Doria è sempre più precaria. Lei pensa che potrà continuare a governare la città?
«Oggi sono molto concentrata su Roma e sul mio lavoro da ministro. Per quanto riguarda Genova, io ritengo che
il sindaco Doria debba poter governare fino alla fine del suo mandato. Il Pd sta lavorando ad alcuni grandi progetti di sviluppo sulla città. Il governo ha dimostrato di condividerli, sbloccando 15 milioni per il Blue print, 5 per Palazzo Reale e portando avanti la riforma delle autorità portuali. Oltre, naturalmente ai finanziamenti per l`emergenza idrogeologica. Questo deve andare avanti nei prossimi mesi».
Non teme che, con un centrosinistra che continua a litigare, anche a Genova ci possa essere un effetto Toti?
«Penso che la prossima candidatura sostenuta dal Pd debba essere il più possibile condivisa e dare il via a una svolta generazionale. Il Pd vince se riesce a presentare candidati che siano più inclusivi possibili».
Doria è inclusivo?
«Doria è il sindaco».
Ci dovranno essere le primarie?
«Lo decideranno il pd, la coalizione e Doria».
E finirà mai il commissariamento del Pd in Liguria?
«C`erano le elezioni, poi ci sarà il referendum, avviare adesso una fase congressuale non sarebbe stato opportuno. Ma Renzi ha annunciato un congresso anticipato e quella sarà la sede in cui confrontarsi».


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