“Oggi sono usciti i dati Istat della produzione industriale e per la prima volta dopo mesi il segno è negativo: -1,8%, il peggior dato degli ultimi tre anni. Perché è un dato preoccupante? Perché solitamente la produzione industriale anticipa il senso di marcia dell’economia italiana”. Lo scrive Matteo Renzi sulla sua pagina Facebook. “Del resto parlavo con il dirigente di un’azienda che mi diceva che per il decreto dignità voluto da Di Maio a ottobre licenzierà 30 persone. E il ministro non calcola gli effetti potenzialmente devastanti del provvedimento ideologico sulle domeniche -prosegue il senatore del Pd-. I Cinque stelle assicurano che arriverà il reddito di cittadinanza. Ma al netto del fatto che non hanno le coperture, il problema rimane uno: perché dobbiamo costruire un’economia basata sui sussidi anziché sui posti di lavoro? Perché dobbiamo mettere i bastoni tra le ruote a chi vuole semplicemente lavorare? Perché abbiamo al governo una classe dirigente che sogna per noi un futuro come il Venezuela?” “Con Industria 4.0, con gli ammortamenti, con il JobsAct, con i Pir, con la riduzione dell’Irap abbiamo creato un clima nel Paese che ha creato un milione di posti di lavoro e ci ha fatto tornare al segno più -scrive ancora Renzi-. Ora il governo del cambiamento sta davvero cambiando, cambiando segno dal più al meno: occhio perché questi non causeranno mai una crisi di governo perché tengono alle poltrone. Ma causeranno una crisi economica e questo è decisamente più preoccupante per gli italiani”.


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