Il mito ideologico della “decrescita felice”, propagandato dagli esponenti del M5S torinese, ha portato Torino negli ultimi anni a perdere occasioni importanti, dalla candidatura olimpica, alla fuga di grandi eventi come, da ultimo, il Salone dell’Auto. In questi anni l’amministrazione 5 stelle non ha proposto alcun modello di sviluppo alternativo, semplicemente perché non ce l’ha. A dichiararlo è la dem torinese Anna Rossomando, vice presidente del Senato, che invita ” la sindaca Appendino a considerare seriamente l’ipotesi di farsi da parte per il bene della città che non può restare ostaggio dei loro veti e delle loro divisioni. Torino sta soffrendo, sta perdendo se non ha già perso quell’ambizione che l’ha resa una grande città. Rossomando conclude: “Ora il centrosinistra, unito, deve essere pronto a costruire una proposta per Torino per far partire un nuovo ciclo che la riconnetta almeno con l’Europa.
Una proposta aperta al migliore contributo delle energie e delle competenze di cui questa città è ricca con l’obiettivo di ricostruire una prospettiva di crescita e sviluppo per il nostro territorio che metta al centro la tenuta e il rilancio dell’indotto dell’auto e l’investimento sulla vocazione culturale e turistica della città”.


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