Una norma urgente che modifichi la cosiddetta ‘ecotassa’ introdotta frettolosamente con la legge di bilancio 2019 e l’apertura di un tavolo con le imprese produttive, le organizzazioni sindacali e gli esperti del settore dell’automotive per scongiurare il rischio del crollo occupazionale e di una nuova crisi del mercato dell’auto in Italia. E’ quanto chiedono con una mozione al Governo i senatori del Partito democratico Astorre, Cirinna’, Parente, Valente, Marino, Laus, Rossomando, Taricco, Margiotta, Stefàno, Sbrollini, Bellanova, Sudano, Collina, Malpezzi, Alfieri, Manca, Cucca, Parrini, Boldrini.
Il meccanismo del bonus-malus, si legge nella mozione, “non verificato con il sistema industriale, né con le rappresentanze dei lavoratori, né con gli esperti del settore, ha registrato un coro unanime di critiche e preoccupazioni, specie sui livelli occupazionali dei diversi stabilimenti di produzione FCA esistenti in diverse regioni d’Italia”. Sono infatti ben 17 i modelli del gruppo Fca su cui grava la nuova ecotassa, mentre sono tutte straniere le case produttrici che beneficeranno della misura. Secondo le ultime stime, in un mercato auto che in Italia occupa complessivamente 252mila addetti e già provato dai nuovi standard introdotti a livello europeo a seguito dello scandalo emissioni, spiegano i senatori dem, “la perdita potenziale per il 2019 è di circa 100 mila immatricolazioni”. Un crollo che si aggiunge al calo del 2018, che ha registrato una diminuzione del 10 per cento delle immatricolazioni rispetto al 2017. Un’inversione di rotta – concludono – rispetto al boom degli acquisti regitrati grazie anche alle misure messe in campo dagli ultimi governi di centrosinistra. 


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