Le denunce di Bruno Rota, ex dg di Atac, sulle presunte segnalazioni del grillino Stefàno a favore di una società che realizza sistemi di bigliettazione e di alcuni “giovani da promuovere velocemente” hanno spinto una quarantina di senatori democratici a chiedere al Ministro Delrio una indagine conoscitiva che chiarisca sostanzialmente: “l’esistenza, o meno di una relazione tra i rappresentanti dell’azienda fornitrice di servizi di bigliettazione Conduent, e il presidente della Commissione Stefàno; dove e a che titolo il consigliere grillino ha incontrato i rappresentanti della suddetta società, nonché il contenuto della documentazione eventualmente da lui ricevuta”. Ne dà notizia oggi il quotidiano La Repubblica, in un articolo pubblicato sulla pagina romana.
“Si tratta di una indagine necessaria – sottolineano i senatori Pd, tra cui Astorre, Ranucci, Lucherini, Cirinnà, Mucchetti, Sposetti e Valentini – avendo l’addio di Rota fatto emergere le solite dannose logiche clientelari. Episodi su cui, tenendo presente anche della gravissima situazione finanziaria in cui versa Atac, bisogna fare immediatamente chiarezza”.

Di seguito il testo interrogazione

INTERROGAZIONE
a risposta orale

Al Ministro delle infrastrutture e trasporti

Premesso che,
Nella Capitale d’Italia il servizio di trasporto è gestito e organizzato da ATAC S.p.A. L’azienda per la mobilità, dopo la fusione, il 1° gennaio 2010, con Met.Ro S.p.A. e Trambus S.p.A., con quasi tredicimila dipendenti è oggi il primo gruppo di trasporto pubblico in Italia oltre che una delle più grandi realtà a livello europeo. Atac, società per azioni, è interamente partecipata dal Comune di Roma, configurandosi, lo stesso, come socio azionista;
la gestione di Atac S.p.A., in particolar modo a partire dalla giunta guidata dal sindaco Alemanno, è stata caratterizzata da un elevato livello di irresponsabilità manageriale sia sotto il profilo amministrativo che sotto il profilo economico-finanziario, sia in termini di controllo;
l’assoluta carenza di trasparenza delle attività gestionali da parte degli organi posti al vertice dell’Atac, oltre ad essere stata al centro di numerose inchieste da parte della magistratura ordinarie e contabili, ha determinato la formazione di un debito che allo stato attuale supera i 1.200 milioni di euro. Moltissimi sono i fattori che hanno contribuito al formarsi di una mole debitoria così elevata, considerevolmente superiore ai livelli di sostenibilità. Dal frequente ricorso alle procedure negoziate, senza pubblicazione dei relativi bandi, per l’affidamento dei lavori e dei servizi; agli abusi di ufficio legati alle assunzioni illecite, meramente arbitrarie, figlie di logiche clientelari (sent. N. 18619/2016 – VIII sez. pen. Tribunale di Roma); agli indebiti compensi riconosciuti ai titolari di posizioni apicali, in violazione del quadro normativo esistente e consolidata giurisprudenza (sent. N. 258/2016 – Corte dei Conti); alla smisurata evasione tariffaria che denota una endemica assenza di controllo;
Rilevato che,
attualmente Atac, oltre ai consolidati e gravissimi problemi finanziari, sembra non incontrare il pieno e costruttivo sostegno dell’unico azionista, l’Amministrazione capitolina, necessario alla definizione di un serio e sostenibile piano di risanamento finanziario. Le ultime dimissioni rassegnate dal Direttore generale, ingegner Bruno Rota, successive a quelle rassegnate lo scorso anno dall’ingegner Marco Rettighieri, costituiscono l’epitome di una totale assenza di fiducia da parte della giunta capitolina, che, pur essendo unico azionista della società, sembrerebbe preferire assumere atteggiamenti ingerenti, e soprattutto contrastanti con le politiche di risanamento e di riorganizzazione aziendale definite, o in via di definizione, dei vertici aziendali;
Considerato che,
con riferimento alle dimissioni dell’ingegner Bruno Rota e ai fatti che le hanno precedute, se non anche determinate da elementi provenienti da numerosi quotidiani e giornali, nonché dal web, sembrerebbero emergere le solite e dannose logiche clientelari, tendenti a favorire specifici fornitori di determinati servizi. Invero, alla luce delle testimonianze rese e diffuse da quotidiani di rilevanza nazionale, il dimissionario, Direttore generale Rota, avrebbe subito ingerenze e interferenze da parte del Presidente dalla III Commissione Mobilità, nonché Vice presidente vicario dell’Assemblea capitolina, dottor Enrico Stefàno, il quale si sarebbe interessato nel segnalargli una specifica impresa fornitrice del servizio di bigliettazione;
Posto che,
soltanto attraverso un efficiente servizio di mobilità è possibile conferire pienezza ed effettività al diritto costituzionale alla libera circolazione di ogni cittadino. Altresì soltanto attraverso un efficiente servizio di mobilità in una città avente risonanza mondiale come Roma, con milioni di visitatori e turisti annui, è possibile contribuire al rilancio dell’immagine stessa della Capitale, costituendo i servizi legali alla mobilità, sia quelli di superficie che quelli sotterranei, un elemento imprescindibile per il godimento e la fruizione delle straordinarie attrazioni storiche, monumentali, culturali e artistiche di cui solo Roma può vantare;
il servizio di mobilità della Capitale non può non interessare anche le istituzioni di rango nazionale, Parlamento e Governo, anche alla luce dei vari impegni assunti dalle stesse, sotto il profilo del sostegno economico e finanziario nei confronti di Atac S.p.A.;
si chiede di sapere
se il Ministro, alla luce degli ultimi accadimenti che hanno portato alle dimissioni del Direttore generale di Atac S.p.A., ingegner Rota, non reputi opportuno promuovere un tavolo di confronto istituzionale necessario a: a) acquisire quegli elementi conoscitivi riguardanti l’esistenza, o meno, di una relazione tra i rappresentanti dell’azienda fornitrice di servizi di bigliettazione, Conduent, e il Presidente Enrico Stefàno; b) verificare in quale sede e a che titolo sono stati incontrati, da parte del Presidente Enrico Stefàno, i rappresentanti delle suddetta società, nonché il contenuto della documentazione, eventualmente, da quest’ultimo ricevuta; c) accertare se tra i prodotti e servizi acquistabili da Atac S.p.A. figurano anche quelli che la società Conduent è in grado di fornire.

ASTORRE, LUCHERINI, RANUCCI, MATURANI, MOSCARDELLI, CANTINI, AMATI, VALENTINI, FAVERO, FILIPPIN, TRONTI, BERTUZZI, PIGNEDOLI, MIRABELLI, FERRARA, PEZZOPANE, PUPPATO, ALBANO, G. ROSSI, GINETTI, BROGLIA, S. ESPOSITO, CAPACCHIONE, MARCUCCI, MANASSERO, LEPRI, VALDINOSI, SPILABOTTE, LAI, SCALIA, SANTINI, SPOSETTI, TONINI, TOMASELLI, COLLINA, FABBRI, BIANCO, BORIOLI, MUCCHETTI, FILIPPI, LATORRE, CARDINALI, CHITI, VATTUONE, PARENTE, LO GIUDICE, MATTESINI, CIRINNÀ, ORRÙ, PUGLISI, CUCCA


Ne Parlano