“La Commissione Ambiente del Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge che modifica la normativa vigente per l’utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura. Si tratta di un ddl delega di iniziativa parlamentare, che recepisce la nuova direttiva Ue in materia e detta criteri per un uso omogeneo e sicuro dei fanghi su tutto il territorio nazionale, in un’ottica di economia circolare. Un passo avanti concreto anche nel rapporto tra operatori del servizio idrico integrato, agricoltori, comuni e cittadini, se si considera che il 59% dei fanghi prodotti dagli impianti italiani di depurazione finisce in agricoltura”. Lo dice il senatore Stefano Vaccari, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente, relatore al provvedimento.
“L’ok di oggi – prosegue Vaccari – giunge dopo una serie di audizioni con associazioni  agricole, Utilitalia, Societa Italiana di Chimica Agraria, Ispra, importanti per i contributi di correzione al testo, di iniziativa del senatore Orellana e sottoscritto anche da altri, me compreso. E’ un ddl delega che si è reso necessario per aggiornare la normativa vigente, cioè il decreto legislativo 99/1992, alle direttive Europee e al Codice dell’Ambiente in materia di uso dei fanghi in agricoltura, e per evitare che le Regioni legiferassero in modo disomogeneo. Si prevedono 6 mesi di tempo perché il governo emani linee guida nazionali per le normative regionali, al fine di ridurre i rischi di contaminazione dei suoli e delle acque e per rivedere i parametri e le metodologie vigenti sulla scorta delle evidenze scientifiche disponibili, in particolare sui metalli pesanti, sui PFAS e su alcuni farmaci che possono comportare rischio per la salute e per l’ambiente. Le linee guida dovranno regolamentare anche i meccanismi di spandimento dei fanghi, confermando – conclude Vaccari – l’importanza del loro uso per mantenere un adeguato equilibro agronomico del suolo”.


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