“Approvare al più presto il disegno di legge del Pd a prima firma di Flavia Piccoli Nardelli, già approvato alla Camera e ora all’esame della Commissione Cultura del Senato, sulle “Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura”. E’ questo l’impegno emerso nel corso di un convegno sul rapporto tra lettura e democrazia, “Uomo, potere, umanità nei secoli”, organizzato al Senato dai senatori del Pd Paola Boldrini e Roberto Rampi, moderato dalla giornalista Camilla Ghedini e di cui è stato protagonista lo scrittore Marcello Simoni, che ha inaugurato il “giallo storico”, vendendo milioni di copie con i suoi libri dal “Mercante di libri maledetti” fino al recente “Lupo nell’abbazia”. All’inizio dell’incontro è stato letto un messaggio di Andrea Martella, sottosegretario con delega all’editoria, in cui ha annunciato come il governo si appresti “ad aprire un grande cantiere di riforma che ho denominato Editoria 5.0” per “aprire un confronto innanzitutto con gli operatori della filiera editoriale, ma se possibile con tutto il Paese, su un segmento che ha un significativo peso economico, largamente sottovalutato”.
“Il disegno di legge che promuove la lettura – ha spiegato Roberto Rampi – contiene una serie di interventi molto positivi, dal piano nazionale d’azione, ai patti locali per lettura, agli incentivi per la lettura a scuola e agli incentivi fiscali per le librerie, fino alla designazione, ogni anno, di una ‘Capitale italiana del libro’. Si inserisce in una strategia più ampia del Pd sulla cultura. Contrastare la povertà culturale significa ridare fiato alla democrazia. Bisogna arrivare anche a chi non legge, per formare cittadini consapevoli”.
“E’ molto importante che il disegno di legge si rivolga già alla prima infanzia – ha continuato la senatrice Paola Boldrini – Per contrastare la povertà educativa i lettori adulti si formano da bambini. Attraverso la lettura si possono attenuare i fenomeni come il cyberbullismo e il bullismo nelle scuole, ma anche contenere gli effetti negativi dell’accesso molto precoce ai dispositivi digitali. In un paese in cui solo il 41% della popolazione legge almeno un libro all’anno contro l’80% dei paesi del Nord Europa, c’è ancora molto da fare. Gli indici di lettura sono legati anche alla capacità economica di un Paese, questo ci convince ancor di più della necessità di questa legge, che mette a disposizione anche risorse economiche per l’acquisto di libri”.


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