“Presentare qui in Senato il catalogo della mostra che si potrà visitare a Magione fino al 24 settembre dal titolo ‘Donne di colore’, è un importante riconoscimento per l’impegno, la competenza e la passione che gli organizzatori hanno messo in questo progetto e per la professionalità degli artisti che vi hanno partecipato”. Lo ha dichiarato la senatrice del Pd Valeria Cardinali, che ha promosso la conferenza stampa di presentazione della mostra umbra, alla quale sono intervenuti anche Giacomo Chiodini, Sindaco di Magione, Vanni Ruggeri Presidente del Consiglio comunale di Magione con delega alla cultura, Gianmarco Alunni Proietti, Presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Magione e Giorgio de Finis, curatore della mostra. Questo è anche un modo per avvicinare i territori e le comunità alle istituzioni che rischiano di essere percepite spesso troppo distanti dai cittadini e dalla realtà locale.
“La rassegna affronta temi molto importanti, come l’immigrazione, la povertà, la globalizzazione, la crisi economica, le differenze, e li racconta attraverso le opere d’arte di 13 artiste di Paesi e generazioni diverse che hanno scelto il colore per farne uno degli strumenti della propria battaglia artistica e culturale. Una mostra fatta da donne – spiega Cardinali – ma che per i temi che tocca non si rivolge solo alle donne, e che pone diversi interrogativi tra cui l’esistenza di un’arte di genere. Una retrospettiva che sembra rispondere a pieno all’urgenza, oggi quanto mai avvertita, di restituire all’arte una funzione di denuncia. La realizzazione di questo progetto è anche l’esempio di come mettendo insieme istituzioni, associazioni e privati, ognuno con le sue diverse competenze e professionalità, si riescono a realizzare progetti ambiziosi che promuovono i territori e fanno crescere le comunità. Obiettivi che si possono raggiungere solo in presenza di amministrazioni comunali attente e di un tessuto sociale solido, con la presenza di talenti che si mettono a disposizione per il bene comune. L’Umbria è anche questo – conclude la senatrice del Pd – un territorio ricco di piccole realtà che però possono pensare in grande mettendo a frutto il proprio patrimonio storico e culturale”.


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