“Per il Pd le scuole paritarie sono un elemento essenziale del sistema di istruzione del nostro Paese. Oggi il sistema italiano senza le scuole paritarie sarebbe più povero di qualità e di pluralismo, soprattutto, per quanto riguarda il sistema 0/6. E’ un dato oggettivo che le scuole dell’infanzia paritarie, spesso, sopperiscono alla carenza di servizi offerti in diversi comuni.
Ma se è evidente che la scuola paritaria è fondamentale nel nostro sistema di istruzione, abbiamo dunque la necessità di affermare sempre di più il principio di qualità, che vale per ogni scuola, distinguendo ciò che funziona da ciò che non funziona”. Così nel suo intervento la senatrice del Pd Vanna Iori durante il dibattito sulle mozioni sulle scuole paritarie.
“Per questo, in questo momento, dobbiamo impedire che il sistema delle scuole paritarie collassi sotto i colpi della crisi – aggiunge – In questo senso, l’aumento a 300 milioni di euro, nel decreto Rilancio, del sostegno alle scuole paritarie, fortemente voluto dal Pd, è stata una scelta lungimirante del Parlamento. Ora, è necessario che questi fondi arrivino in tempi rapidi alle istituzioni scolastiche perché molti rischiano di non riaprire. Sono già 70 le scuole paritarie che hanno dichiarato fallimento (l’ultima ieri a Roma) e 3.082 gli alunni ai quali dovrà essere trovata una collocazione nelle scuole statali, per la ripresa di settembre, con un nuovo costo, a carico della collettività, di oltre 26 milioni di euro”.
“In Italia ci sono 880 mila studenti che frequentano più di 12 mila scuola paritarie, eventuali chiusure comporterebbero, oltre all’impoverimento dell’offerta formativa e alla limitazione della libertà di scelta delle famiglie, un impatto negativo sui conti della scuola statale che avrà minori risorse a disposizione, ma diplomifici non ne vogliamo – prosegue – Le scuole paritarie, poi, erogano migliaia di posti di lavoro. Nel segmento dello 0/6, il 50% circa dell’offerta è rappresentato dai nidi e dalle scuole dell’infanzia paritarie, private, del terzo settore. Si tratta di realtà che offrono un servizio integrativo fondamentale, senza il quale, bambini e famiglie non potrebbero beneficiare di un diritto. Noi crediamo nella necessità di ampliare l’offerta formativa, di tutelare la libertà di scelta e di dare lavoro a migliaia di educatori e docenti”.
“In questo senso – conclude Iori – ben vengano i controlli sulla trasparenza che servono a isolare le realtà che non fanno il loro lavoro, consentendo, invece, a chi svolge il servizio pubblico essenziale con competenza, qualità e risultati di ottenere risorse e sostegno”.


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