“Con questo decreto sui giochi olimpici, paralimpici e sulle finali Atp l’Italia è pronta a dichiarare la sfida sportiva internazionale lanciata quando nessuno dei paesi concorrenti ragionava di pandemia, una sfida che si annuncia più ardua ma che può diventare una straordinaria opportunità per tutta la nostra comunità. Milano, Cortina e Torino ricevono oggi i primi strumenti operativi dai quali far discendere l’organizzazione e la realizzazione degli appuntamenti agonistici che ci attendono tra il 2021 e 2026, è un’iniezione di futuro per i territori più colpiti dolore e dal lutto. Pensare al piano di investimenti e infrastrutture per le olimpiadi invernali che riguarderà le località lombarde è per noi una ragione di speranza, ma anche di rammarico per aver visto sfumare a suo tempo, senza nessuna buona ragione, la candidatura a tre delle Alpi: ricordate tutti che anche Torino era in competizione. Nonostante la miopia politica dei sacerdoti del no, siamo certi che Torino saprà rifuggire la sindrome di Calimero e trasformare le finali Atp nella conferma della reputazione guadagnata con giochi olimpici 2006, grazie anche al fondamentale ruolo dei sindaci”. Lo ha detto in Aula il senatore del Pd Mauro Laus, eletto a Torino, parlando del decreto sui giochi sportivi. “L’occasione mancata di un’altra Torino a cinque cerchi – ha proseguito Laus – può essere trasformata attraverso una strategia di vasi comunicanti tra due capoluoghi così vicini tra loro. Il sistema turistico, così colpito dal Covid 19, ha voglia e bisogno di giocare la partita sportiva. Se saremo bravi attorno alle finali Atp possono essere creati altri eventi più piccoli e ma non meno preziosi”.


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