“In questi mesi la scuola è diventata oggetto di un importante dibattito nel Paese. E questo è un dato estremamente positivo visto che, per molto tempo, l’istruzione è stata la Cenerentola della vita pubblica del Paese. Tuttavia, l’uso strumentale che ne stanno facendo alcuni non è accettabile. Su un tema così decisivo servirebbe remare tutti nella stessa direzione. Il Presidente Fontana e l’Assessore Rizzoli invece di riflettere sulle ragioni che hanno fatto della Lombardia uno degli epicentri mondiali della diffusione del Covid, attaccano il governo sull’avvio del prossimo anno scolastico, dimostrando di conoscere assai poco il sistema di istruzione.
Le Linee Guida consentiranno alle istituzioni scolastiche, nell’ambito dell’autonomia loro concessa, di far ripartire le attività didattiche all’insegna della sicurezza e senza lasciare indietro nessuno. Autonomia, flessibilità, patti territoriali e responsabilità coordinata delle istituzioni centrali e delle Regioni e degli enti locali saranno la ricetta per ripartire. Con il prossimo provvedimento saranno stanziate le ulteriori risorse necessarie oltre a quelle già previste. Noi vogliamo più di ogni altra cosa che gli alunni e gli studenti possano tornare in classe. Diritto allo studio e sicurezza dovranno andare di pari passo. Certo, è singolare che chi, fino a qualche mese fa, pretendeva che l’istruzione venisse regionalizzata, oggi si liberi da ogni responsabilità. L’amministrazione avrebbe potuto già avviare degli interventi, come fatto dall’Emilia Romagna, invece di lamentarsi. Capisco che la Regione Lombardia, dopo la disastrosa gestione dell’emergenza, abbia timore di altri fallimenti. Se l’unico contributo che arriva da Fontana è la richiesta di una conferenza servizi, già prevista dalle Linee Guida, non siamo messi bene. Noi stiamo lavorando per l’ordinato avvio dell’anno scolastico. Sarebbe utile che tutti collaborassero invece di gettare benzina sul fuoco”. Così in un post su Facebook la senatrice del Pd Simona Malpezzi, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento.


Ne Parlano