“I test Invalsi raccontano la realtà devastante di un Paese dove quasi la metà dei maturandi è analfabeta in matematica e un bambino su due in Calabria fa fatica a comprendere un testo in italiano. Un Paese dove gli studenti del Sud hanno accumulato divari impressionanti.
Dati che definire allarmanti è poco. Questi ragazzi non sono in grado di affrontare l’età adulta e il mondo del lavoro perché non hanno le conoscenze e le competenze minime indispensabili. E ancora ci domandiamo perché l’Italia non cresca? Non è soltanto il lavoro che manca, sono i candidati -spesso- a non avere le competenze necessarie per svolgerlo.
Di fronte a risultati di questo tipo servirebbero misure di emergenza e stanziamenti consistenti, sarebbe necessario un investimento di lungo periodo e efficaci politiche di riforma del sistema. E, invece, il governo che fa? Prova a cancellare i test INVALSI. Non solo non affronta il problema ma cerca di cancellarlo. Pensano forse che se una questione non si vede, non esista?
E’ inutile che il Ministro Bussetti dichiari che ci sono innegabili segnali di preoccupazione, se poi cerca in tutti i modi di nascondere il problema.
Crescita e sviluppo passano attraverso significativi investimenti in istruzione e formazione. Non ci sono altre strade. Se non ci sbrighiamo, siamo destinati a soccombere. Se il governo vuole davvero bene all’Italia, cambi direzione”.
Lo afferma in una nota la senatrice Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo Pd al Senato


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