“Siamo sconcertati che sia stato consentito a un europarlamentare leghista di presentarsi in una scuola, davanti a centinaia di studenti, per fare un comizio elettorale sguaiato infarcito della peggiore propaganda xenofoba e antieuropea. E siamo rimasti sbigottiti nell’aver appreso che il dirigente scolastico abbia costretto i ragazzi a partecipare definendo questo show indecente come un’attività didattica relativa allo svolgimento dei progetti di alternanza scuola lavoro”. Ad affermarlo è la senatrice Pd Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo Pd al Senato e componente della commissione cultura e istruzione a Palazzo Madama.
“Come se non bastasse, gli studenti sono stati obbligati a ritirare materiale propagandistico pieno di fake news sull’Europa e i migranti che ha destato lo sconcerto dei genitori che, per fortuna, hanno denunciato il fatto alla stampa. Si tratta di un fatto gravissimo – prosegue la senatrice dem – che richiede un intervento immediato da parte del Ministro Bussetti. Per questo, presenteremo nelle prossime ore un’interrogazione parlamentare per chiedere come sia stato possibile che gli studenti siano stati obbligati a partecipare a un delirante comizio elettorale in pieno orario scolastico”.
“La politica non può entrare a scuola e certamente non può farlo per spargere odio, menzogne e violenza. La Lega si sta comportando come se fossimo in pieno regime, andando a catechizzare i ragazzi nelle scuole e costringendoli a ritirare materiale propagandistico della peggior specie. Non è possibile – conclude Malpezzi – andare avanti così”.


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