“Con i tagli all’editoria previsti nella legge di bilancio si palesa in tutta la sua evidenza la volontà del governo di mettere il bavaglio a chi lavora per costruire un’informazione libera e plurale”. Lo dice il senatore del Pd Salvatore Margiotta, componente della Vigilanza Rai.
“Dietro la decisone di togliere tutte le risorse all’editoria a partire dal 2022 – prosegue Margiotta – c’è un’idea distorta della democrazia, che si dovrebbe fondare su un coro di voci libere e indipendenti e non su un’informazione asservita al potente di turno. Ma non c’è nulla di cui stupirsi: sono mesi, infatti, che il governo mostra una forte allergia contro chi esprime la propria opinione. Soprattutto il M5S ha palesato la volontà di colpire l’informazione, riducendo le voci critiche e indebolendo il pluralismo. È gravissimo che l’esecutivo gialloverde abbia preso questa decisione. Una democrazia sana – conclude Margiotta – si fonda su un’informazione libera e plurale”.


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