“Raccontare, ricostruire e contestualizzare le vicende e gli eventi di un periodo storico, che inizia alla fine dell’Ottocento e che continua attraverso l’esperienza delle due Guerre mondiali, dal punto di vista di chi ha vissuto direttamente nell’orfanotrofio ebraico Pitigliani di Roma. E’ questo il senso del libro ‘Una storia nel secolo breve. L’orfanotrofio israelitico italiano Giuseppe e Violante Pitigliani’ scritto a sei mani da Angelina Procaccia, Sandra Terracina e Ambra Tedeschi. Le autrici hanno realizzato un lavoro che rimarrà nel tempo. Un lavoro e una ricerca che mancavano e che tutti siamo invitati a leggere. In questo libro non si apprendono e scoprono solo le cose del passato o quelle della Comunità ebraica italiana e romana, nei termini di fatti e di narrazioni, ma quelle di realtà ancora più profonde e attuali, del messaggio che la stessa comunità intende consegnare a tutti e che ben si sintetizza nelle parole che chiudono il libro che mi permetto di far mie in questa circostanza: l’accoglienza è sempre possibile”. Lo afferma la senatrice del Pd Silvana Amati che oggi ha presieduto e introdotto l’incontro in sala Caduti Nassirya del Senato per presentare il volume alla stampa.


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