“Sappiamo bene che quel che denuncia Assomusica è vero. Il biglietto nominale per i concerti, introdotto dal 1 luglio, è una follia che danneggia il settore. Graverà sulle tasche dei cittadini, perché si assisterà ad un aumento dei costi per l’identificazione e ci sarà una limitazione della libertà personale. Tutto questo senza combattere il bagarinaggio online, che in realtà sarebbe l’obiettivo. Noi stiamo combattendo in Senato una battaglia per correggere il decreto ‘Cultura’ 59/2019. Abbiamo presentato due emendamenti e li offriamo alla maggioranza per correggere un suo errore. Sbagliare è umano, perseverare diabolico. Oggi l’intero settore dei concerti ha spiegato l’errore”. Lo dice il senatore del Pd Roberto Rampi, componente della commissione Cultura.


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