“La questione dei diplomati magistrali interessati dalla sentenza di Stato ha bisogno di essere affrontata una volta per tutte. Abbiamo atteso la sentenza che speravamo portasse ad una soluzione”. Lo scrive in una nota la senatrice Pd Daniela Sbrollini che aggiunge: “Se la sentenza del Consiglio di Stato crea un problema ai docenti che perdono il posto ed ai cittadini che rischiano di trovare le scuole sprovviste di insegnanti, allora vuol dire che qualcosa non funziona. Quindi serve una risposta politica al problema, con una risoluzione che sani definitivamente questo vulnus.Chiamiamola se si vuole sanatoria. Purché risolva tutti quei casi in cui l’immissione in ruolo dei diplomati magistrali non vede controinteressati. Non si capisce che motivo ci sia per licenziare un docente assunto a tempo indeterminato e cambiargli il contratto a tempo determinato e poi metterli in attesa.
Al Nord ci sono carenze di docenti e cattedre scoperte. Qui si può sciogliere la riserva con cui sono stati ammessi gli insegnanti. Magari avremmo risolto un pezzo del problema. Nessuno può mettere in dubbio il titolo abilitante dei diplomati magistrali. Ricordiamoci che i diplomati magistrali ante 2002 sono abilitati a pieno titolo e nessuno può mettere in discussione questo diritto. Allora diamo corso alle proposte già formulate: concorso straordinario per titoli per fare una graduatoria finalizzata alle assunzioni in cui convogliare diplomati magistrali ante 2002 e laureati in Scienze della Formazione Primaria. Bisogna evitare di fare una guerra fra poveri”.


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