“Sergio Zavoli è stato tante cose: un intellettuale, un senatore, un poeta, un giornalista. Tutti lo abbiamo ammirato per il suo valore politico e per il suo rigore morale, per la sua passione politica e umana. Intendeva la battaglia politica come battaglia delle idee. In lui era evidente l’assenza di ogni pregiudizio. Uomo limpido e senatore leale, con la sua Romagna, con i suoi amici, con i senatori. Leale e limpido nell’orgoglio di essere, nell’ultimo decennio un parlamentare del Pd. Uomo di sinistra e testimone dei valori della democrazia parlamentare e del ruolo che i grandi partiti popolari hanno avuto nella storia repubblicana. Leggeva molto bene la società italiana nelle sue virtù e nel suo degrado. Vedeva l’Italia di oggi ingrigita. Ma non si è mai arreso perché era un vecchio riformista. “Si cresce grazie ai problemi che si è costretti a risolvere, che è bene risolvere e che è urgente risolvere, nella convinzione che si racchiude in una parola: insieme”. Sono sue parole, che riguardano tutti noi, di una attualità impressionante. In quell’insieme c’era il basta alle divisioni, agli individualismi, basta all’uso strumentale del Parlamento. Il ricordo più forte è quello della sua voce, che esprimeva tanto della sua personalità: è la cosa che me lo fa sentire ancora vicino”. Così il senatore Luigi Zanda ha ricordato a nome del Pd Sergio Zavoli nell’aula di Palazzo Madama.


Ne Parlano