‘La Nota di aggiornamento del Def proposta dal Governo al Parlamento rileva un quadro modificato rispetto alle previsioni contenute nel documento di programmazione economica e finanziaria approvato nell’aprile del 2015. Cambiano le previsioni macroeconomiche, mutano gli obiettivi programmatici. E’ una vera scommessa, tra coraggio e rischio’.
Così il senatore del Partito democratico Silvio Lai, relatore sulla nota di aggiornamento del Def, intervenendo in aula per illustrare la relazione sul provvedimento.
‘La risoluzione di maggioranza prevede, tra l’altro – sottolinea l’esponente pd – l’autorizzazione all’uso dei margini di flessibilità previsti dall’ordinamento europeo legati all’attuazione delle riforme nonché al cosiddetto ‘sconto migranti’, pari allo 0,2% del Pil qualora la Ue riconoscesse i costi relativi all’accoglienza dei migranti. Cambiano le previsioni macroeconomiche, vengono conseguentemente modificati gli obiettivi programmatici. Nel primo campo si situa il cambiamento positivo delle previsioni di crescita del Pil che rispetto al Def passa dalle 0,7 allo 0,9 per cento del Pil nel 2015, all’1,6 nel 2016 e nel 2017 per poi assestarsi all’1,5 del 2018 e all’1,3 del 2019. Il continuo mutare dei riferimenti che devono essere invece una cornice stabile di intervento e valutazione da parte dello Stato, può costituire un elemento fondamentale perché il sistema delle imprese, anche per gli interventi posti in essere in questi mesi, non rinvii l’attenzione necessaria al mezzogiorno. Bisogna proseguire sulla strada delle misure che possano sostenerne la ripresa attraverso interventi straordinari e una tantum, ma con la consapevolezza che il recupero del divario di quelle regioni richiede attenzione costante e possa avvenire solo attraverso investimenti strutturali, la rimozione dei vincoli e dei limiti economici e sociali presenti e un quadro stabile nel tempo sia sul piano legislativo che su quello amministrativo e politico’ ha comncluso Lai.

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