“Il Porto di Civitavecchia perde 36 milioni di euro e metà delle entrate a
causa degli effetti nazionali e mondiali del coronavirus. In particolare la
propensione crocieristica del primo scalo nazionale, tra i primi in Europa
per numero di transiti turistici, rischia di mettere in ginocchio il Porto
e di far affondare i suoi bilanci con conseguenze drammatiche per
l’occupazione e l’economia del Lazio e non solo”. Lo scrive in un
comunicato il segretario del Pd Lazio senatore Bruno Astorre, della
Commissione Lavori pubblici e Trasporti di Palazzo Madama.
“Gli investimenti già programmati per oltre 500 milioni su Civitavecchia,
così anche l’ultimo miglio ferroviario da realizzare con Rfi e quindi, la
costruzione del porto commerciale di Gaeta e le opere su Fiumicino
rischiano di fermarsi. Il calo dei flussi di energia elettrica, gli scambi
petroliferi ma soprattutto il crollo delle attività crocieristiche stanno
mettendo in ginocchio il Porto di Civitavecchia – conclude Astorre – che ha
bisogno dell’intervento, dell’attenzione, del sostegno diretto e urgente
del governo Conte”.


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