‘Istituire al più presto un Osservatorio Tecnico per il ‘Terzo Valico’ analogo a quello operante sulla Torino-Lione. Lo chiedono i senatori del Pd Daniele Borioli e Federico Fornaro, che spiegano come l’Osservatorio ‘avrebbe il duplice scopo di stabilire un principio di par condicio tra i territori interessati dalle grandi opere e di rimettere il processo di completamento della progettazione esecutiva, e della successiva realizzazione dei lavori, sulle gambe di un rapporto trasparente ed efficace con la realtà locale’. ‘Opere come il Terzo Valico – spiegano i senatori Borioli e Fornaro – servono alla crescita del Paese e alla qualità del suo sviluppo, a condizione che siano progettate e poi realizzate nel massimo rispetto del territorio e delle comunità locali. Rispetto che si realizza attraverso un processo di concertazione vera, finalizzata a dare ai cittadini tutte le necessarie garanzie sulla tutela della salute e delle risorse ambientali, e a determinare positive e concrete ricadute anche sul piano locale. Tutto ciò era previsto nelle prescrizioni e negli accordi sottoscritti all’atto di approvazione da parte del CIPE del progetto definitivo (2006), ed è stato disatteso e, di fatto, cancellato dalla inaccettabile conduzione di questa vicenda, messa in opera dal Governo, attraverso il Commissario straordinario; da RFI, che ha inopinatamente delegato al General Contractor (COCIV) la gestione del rapporto con Provincia, Comuni e popolazioni; dalla Regione Piemonte, che ha eliminato l’Alessandrino e la Valle Scrivia dai propri disegni di sviluppo in campo logistico, revocando i finanziamenti ad esso dedicati. L’interrogazione che abbiamo presentato – concludono i senatori del Pd – dunque, evidenzia le gravissime inadempienze accumulate dal proponente nel mantenere gli obblighi e gli impegni previsti e l’ormai intollerabile latitanza di Governo e Regione nel farsi carico di un doveroso lavoro di regia, orientamento e controllo delle attività del proponente stesso nel rapporto con le amministrazioni locali’.

Segue testo interrogazione
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Premesso che: in data 9 marzo 2013 i Sindaci dei Comuni della Provincia di Alessandria interessati alla realizzazione della nuova linea ferroviaria AV/AC Milano-Genova, tratta Terzo Valico dei Giovi, hanno sottoscritto e inviato ai competenti Ministeri una richiesta di moratoria del processo avviato per il completamento della progettazione esecutiva e l’avvio dei cantieri; detta richiesta è testualmente motivata con il “crescente livello di preoccupazione sulla realizzazione dell’opera a causa di una modalità attuativa conflittuale con il territorio che rischia di provocare ricadute ambientali insostenibili”; il tratto essenziale di tale “modalità attuativa conflittuale” è individuata nella “reiterata latitanza di RFI S.p.A, in qualità di proponente l’opera, e nella “difficoltà di interlocuzione” con il General Contractor; ciò ha determinato non solo il mancato accoglimento delle istanze avanzate dagli Enti Locali, ma la sostanziale mancata ottemperanza delle prescrizioni poste in sede CIPE all’atto di approvazione del progetto definitivo, nel 2006; considerato che: le istanze e le prescrizioni richiamate dai Sindaci, oltre agli Accordi di Programma a suo tempo sottoscritti tra gli Enti Locali e RFI, tanto in merito al miglioramento della permeabilità delle linee ferroviarie storiche negli attraversamenti urbani quanto in relazione all’obiettivo di valorizzare gli scali ferroviari presenti e sottoutilizzati tra la Valle Scrivia e la piana di Alessandria, furono elemento decisivo nel determinare il sostanziale assenso delle Amministrazioni locali alla realizzazione dell’opera; dallo stesso documento che illustra la richiesta di moratoria emerge come la preoccupazione dei Comuni sia legata al rischio di veder preclusa ogni possibilità di poter prendere parte al processo decisionale di realizzazione dell’opera, compromettendo così l’opportunità di determinare concrete e positive ricadute per il territorio coinvolto; il rilevante precedente – nel frattempo intervenuto in tema di grandi infrastrutture con l’istituzione di un Osservatorio Tecnico ad hoc, insediato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri quale strumento di concertazione territoriale avente lo scopo di armonizzare il processo di progettazione e realizzazione della nuova linea ferroviaria AC Torino-Lione con le esigenze di tutela e valorizzazione dell’ecosistema e delle comunità locali – legittima la richiesta, da tempo avanzata da parte delle comunità locali e già fatta oggetto di iniziative parlamentari nel corso della passata legislatura, dell’attuazione di un analogo strumento di concertazione che accompagni il processo di completamento della progettazione e di realizzazione della linea ferroviaria AV/AC Genova-Milano, tratta denominata “Terzo Valico”, che presenta caratteristiche dimensionali, finanziarie e di complessità ambientale del tutto simili alla linea ferroviaria AC Torino-Lione; lo stesso Governo in carica, nel corso della precedente legislatura, nella seduta del Consiglio dei Ministri n. 52 del 30 ottobre 2012, ha approvato un disegno di legge, mutuato dall’impianto francese del cosiddetto” “débat public’, improntato esattamente a conciliare la complessa integrazione tra i processi realizzativi delle infrastrutture e le esigenze espresse dal territorio; la recente decisione adottata dal CIPE, che su richiesta dei RFI ha deciso di sottrarre 240 milioni di euro dal budget finanziario del secondo lotto costruttivo del “Terzo Valico”, per destinarlo ad altri interventi, ha introdotto nuovi e legittimi interrogativi circa le reali intenzioni del proponente l’opera di dare corso alla sua effettiva realizzazione; alla luce di quanto premesso e considerato, si interroga il Governo al fine di conoscere: se, e con quali tempistiche, intenda istituire, secondo modalità costitutive e operative analoghe a quanto determinato per l’Osservatorio Tecnico della nuova linea ferroviaria AC Torino-Lione, un Osservatorio Tecnico dedicato alla nuova linea ferroviaria AV/AC Milano-Genova, tratta Terzo Valico dei Giovi, così come richiesto dalle Amministrazioni Locali dell’Alessandrino; se intenda procedere rapidamente, e preliminarmente all’avvio di ogni ulteriore attività, ad una approfondita ricognizione, da effettuarsi sotto la propria diretta responsabilità, e in contraddittorio con i rappresentanti delle Amministrazioni Locali, tanto del grado di ottemperanza delle prescrizioni e degli impegni posti in capo al proponente RFI e al General Contractor al momento dell’approvazione del progetto definitivo dell’opera, quanto delle inadempienze puntualmente denunciate dai Sindaci sottoscrittori della richiesta di moratoria; se non ritenga opportuno demandare all’Osservatorio Tecnico la valutazione, l’approfondimento e le decisioni inerenti le ulteriori istanze avanzate dai Comuni, in particolare in relazione agli aspetti di maggior tutela della salute e dell’ambiente e ai processi di armonizzazione tra gli obiettivi di sistema dell’opera e le sue possibili ricadute positive sul piano dello sviluppo territoriale locale; se non ritenga necessario localizzare sul territorio interessato dall’opera sia le attività dell’istituendo Osservatorio Tecnico, sia quelle del già istituito Osservatorio Ambientale.
Daniele Borioli  – Federico Fornaro  – Stefano Esposito

Ne Parlano