“il Governo dirima una volta per tutte la confusione e le incomprensioni tra i diversi ministeri coinvolti (Trasporti, Economia e Finanze, Interni), che da oltre due anni bloccano l’iter di approvazione delle modifiche al codice della strada”.
E’ quanto afferma il senatore del Partito democratico Daniele Borioli in merito alla riforma del codice della strada.
“Le modifiche sono indispensabili per rendere più incisivo e attuale uno strumento fondamentale, posto a presidio della sicurezza sulle strade che oggi può svolgere anche una funzione decisiva nello sviluppo di nuovi modelli di mobilità – sottolinea l’esponente pd – La leggenda metropolitana è che il provvedimento sia “bloccato al Senato”. In realtà esso è vittima di un farraginoso e incoerente meccanismo procedurale. Approvato dalla Camera, è stato di fatto ‘abbattuto’ dalla Ragioneria dello Stato per mancanza di copertura finanziaria, dopo l’approvazione in prima lettura e al momento del passaggio a Palazzo Madama. Da allora, mesi di confronto tra le strutture tecniche, giuridiche e amministrative dei diversi dicasteri, per trovare la quadratura del cerchio, sfociate in questi giorni in un rinnovato ‘non possumus’, con il quale proprio in questi giorni la Ragioneria dello Stato ha riportato le lancette a due anni fa. Nel frattempo, la Commissione competente ha svolto il suo compito, raccolto e esaminato i numerosi emendamenti e confezionato il dossier, pronto per essere concluso e portato in aula. A condizione, naturalmente, che il Governo risolva la questione delle coperture finanziarie. Una situazione paradossale, difficile da spiegare ai comuni mortali”.
“Eppure, basterebbero solo gli ultimi dati sugli incidenti stradali – prosegue Borioli -gli indicatori relativi all’inquinamento da traffico, la diffusione di fenomeni di trasgressione legati all’improprio utilizzo degli apparati elettronici, la necessità di potenziare e adeguare la formazione alla guida, l’esigenza di regolare in modo efficace la convivenza tra le modalità di trasporto tradizionali e quelle legate alla sharing economy: basterebbe solo questo per rimarcare l’utilità di un intervento che aggiorni e adegui il codice della strada. Noi attendiamo, ancora fiduciosi che l’esecutivo rimedi rapidamente alla confusione sin qui prodotta sull’argomento e mettere il Parlamento nelle condizioni di chiudere in questa legislatura l’iter di approvazione di questo importante disegno di legge” conclude il senatore.


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