Presentato al dl lavoro
Presentato al dl lavoro Affrontare in modo ‘adeguato alla gravità’ le conseguenze del sisma che il 21 giugno ha colpito la Garfagnagna e la Lunigiana. E’ quanto chiede al governo un ordine del giorno che è stato presentato al decreto lavoro, in discussione nelle commissioni di Palazzo Madama, dal senatore Claudio Martini, vicepresidente vicario del gruppo Pd e sottoscritto dai senatori democratici Caleo, Cantini, Chiti, Di Giorgi, Gatti, Marcucci, Mattesini, Filippi, Mattesini, Puppato, Vaccari, Fedeli e dal senatore socialista Nencini. ‘Le popolazioni toscane della Lunigiana e della Garfagnana – si legge nell’odg – sono state colpite da un grave evento sismico di magnitudo di 5.2 Richter ed epicentro registrato principalmente nei Comuni di Fivizzano e Casola in Lunigiana, in provincia di Massa Carrara, e nel Comune di Minacciano, in provincia di Lucca. Dopo numerose altre scosse, lo sciame sismico continua tutt’ora con effetti sulle abitazioni civili, sugli edifici pubblici e sulle imprese. Ad oggi, da verifiche ancora da completare, risultano inagibili oltre 500 abitazioni. Nella notte tra domenica 30 giugno e lunedì 1 luglio – prosegue l’odg – in Garfagnana, 680 persone sono state ospitate nelle strutture della Protezione civile, mentre in Lunigiana le persone ospitate sono state 384. Il primo stanziamento di risorse da parte della Protezione Civile, pari a 3 milioni di euro, servirà soltanto a far fronte alle spese di primo intervento di emergenza e a qualche indispensabile ripristino. Sono necessari interventi di messa in sicurezza del territorio e di ricostruzione degli edifici pubblici e privati, incluse le chiese, che consentano alle imprese di riprendere l’attività e alle famiglie di ritornare nelle proprie case. Per questo si impegna il governo ad adottare, in collaborazione con la Regione Toscana, appositi interventi in favore delle aree della Garfagnana e della Lunigiana, analoghi per tipologia, strumenti e adeguatezza a quelli previsti per il terremoto in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia del maggio 2012 con il decreto 74/12. Si impegna inoltre – conclude l’odg – ad assumere un modello di intervento adeguato alla gravità e alla vastità dell’evento sismico nel territorio della Lunigiana e della Garfagnana, e a quantificare, insieme alla struttura della Protezione Civile, i danni prodotti dal sisma e quelli non ancora definiti e stabilizzati in ragione dello sciame sismico in corso’.

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