‘La democrazia in Val di Susa non è sospesa. Il Pd e il sottoscritto continueranno ad andarci anche se ci sono i violenti. Bisogna fare attenzione ai possibili rischi di un’evoluzione eversiva di questo gruppo, che ha nomi e cognomi conosciuti, plurindagati, pluripregiudicati, sottoprocesso, figure che pensano di poter utilizzare la bandiera No Tav per i loro obiettivi che è quello di combattere lo Stato. Io sto dalla parte del procuratore Caselli che sta svolgendo un’azione molto seria di repressione della violenza, non di repressione del movimento’. Lo ha detto il sen. Stefano Esposito, vittima ieri di episodi di intimidazione e aggressione, in un’intervista video pubblicata sul sito senatoripd.

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