“Un Paese è democratico se garantisce la libertà e pluralità dell’informazione e ne viete ogni forma di condizionamento. Ecco perché, anche per tutta la durata dell’emergenza coronavirus, la stampa, di cui oggi ricorre la 27esima giornata mondiale istituita dall’Onu, è rientrata tra le attività e servizi cosiddetti essenziali” lo dichiara la senatrice Pd Valeria Fedeli capogruppo in commissione di vigilanza Rai. “Perché anche quando, soprattutto quando, alcune libertà sono limitate per tutelare la sicurezza e la salute di tutti, ancora più importante è garantire la formazione di un’opinione pubblica critica e consapevole fondata su un’informazione libera, corretta, sulla pluralità di fonti certificate per contrastare le fake news, sul lavoro di tanti professionisti. Professioniste e professionisti che devono poter svolgere il loro lavoro contando su una giusta retribuzione e tutele contrattuali senza discriminazioni di alcun tipo a cominciare da quelle basate sul genere. Vanno quindi fatte emergere tutte le situazioni in cui soprattutto le donne subiscono molestie sul lavoro e sanzionate tutte le violazioni della dignità umana e professionale, ogni forma di mobbing e discriminazione basate su pregiudizi e stereotipi sessisti anche per via dei quali in Italia abbiamo ancora una pressoché irrilevante presenza di donne nelle posizioni apicali di giornali e tg. D’altra parte, sempre maggiore attenzione va riposta nell’uso del linguaggio che articoli e servizi televisivi fanno nel riportare notizie e circostanze che riguardano le donne. Un linguaggio che invece di replicare e diffondere pregiudizi e stereotipi su cui sono basate discriminazioni e violenze contro le donne, contribuisca a denunciarli, smontarli e superarli.
Un impegno specifico per l’elaborazione di un discorso pubblico sul femminile tanto più necessario oggi per contribuire a una ripartenza più inclusiva, equa, paritaria e positiva per tutte e tutti”.


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